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E' iniziato nella notte di venerdì ed è finito in nottata il prelievo degli organi della ragazza spagnola morta a Firenze nell'incidente stradale della sera dell'otto dicembre quando è stata investita in bicicletta all'incrocio fra Viale Redi e Via Doni.
"Quando i donatori sono così giovani è possibile prelevare molti organi e quindi è richiesto un grande sforzo organizzativo e di integrazione tra le strutture sanitarie, centro prelievo e centri trapianto e la struttura logistico-organizzativa che deve assicurare gli spostamenti in tempi precisi e in sicurezza, tutto questo per permettere che tutti i trapianti avvengano regolarmente, per non disattendere le aspettative di coloro che hanno bisogno del trapianto e non vanificare il gesto di grande generosità dei donatori.

Anche in questo caso non si è fatto attendere l'assenso alla donazione, che è arrivato da una famiglia spagnola che ha confermato, nell'occasione, la generosità e la sensibilità di questo popolo che è leader in Europa per i trapianti, anche se non deve essere dimenticato che nella nostra Toscana siamo sicuramente in un isola felice rispetto al resto d'Italia in quanto a donazioni di organi.

Prima di tutto ai donatori ed alle loro famiglie, che in momenti così drammatici e devastanti trovano la forza di compiere questi importanti gesti e ridare la vita ad altre persone sconosciute, deve andare la nostra gratitudine." dice Massimo Pieraccini direttore del servizio Logistica dei Trapianti del Nucleo Operativo di Protezione Civile che anche in questa occasione ha avuto il delicatissimo compito di organizzare e gestire tutta la fase di logistica dell'espianto multiorgano avvenuto a Careggi.

La sfortunata ragazza valenciana ha donato cuore e polmoni che sono stati trapiantati a Siena, il fegato trapiantato a Pisa e poi il pancreas che insieme ad uno dei due reni sarà anch'esso trapiantato a Pisa.