MET

La Commissione Cultura e Sport di Palazzo Vecchio ha ascoltato questa mattina in audizione il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella.
Molti i dati forniti da Nardella, a partire dalla ‘fotografia’ della situazione degli impianti cittadini, 87 in totale, di cui 21 a gestione diretta, 58 in concessione a terzi (3 esclusi dal regolamento, lo stadio Franchi, il Mandela Forum e lo spazio all’aperto dell’Albereta), 7 di competenza della Direzione Patrimonio Immobiliare. 38 i bandi di gara pubblicati, con 80 soggetti che hanno partecipato (di cui solo un 10% ha presentato ricorso al Tar, che peraltro non ha al momento ancora mai concesso pareri favorevoli al ricorso stesso).
Il presidente Bieber si è soffermato in particolare su alcuni aspetti della relazione di Nardella.
“E’ innanzitutto molto positiva l’azione dell’amministrazione per la realizzazione di risparmi riguardo alle utenze degli impianti. 26 le volture realizzate, che hanno consentito risparmi per 583mila euro sia nel 2010 che nel 2011; risparmi che arriveranno a 603mila euro nel 2012, e complessivamente nel triennio 2010-2013 a 3 milioni. Apprezzamento anche per il regolamento che ha consentito di mettere gli impianti a gara pubblica: un’importante operazione di trasparenza nell’ottica di una maggiore efficienza nella gestione”.
“L’aspetto su cui la commissione concentrerà la sua attenzione e il suo lavoro da oggi in poi – ha aggiunto Bieber – riguarda il mantenimento degli impegni di spesa nel bilancio di previsione 2012 per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. Si tratta di una voce importante del bilancio. Tanto per fare un esempio, lo stadio di atletica Ridolfi, a dieci anni dalla sua realizzazione, abbisogna per la prima volta di interventi straordinari. Dalla commissione è emersa la volontà di rivedere l’attribuzione al patrimonio immobiliare dei sette impianti, che dovrebbero a nostro parere rientrare sotto la Direzione Sport, e la realizzazione di un capitolo di spesa specifico per rimborsare le società in caso di manutenzioni straordinarie negli impianti. Si tratterebbe, anche in questo caso, di semplificare le procedure contabile realizzando un risparmio per il Comune, che non dovrebbe più anticipare le spese potendo eventualmente scalarle successivamente dal canone di locazione”.