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“Con l’attivazione dei corsi a cura del Centro di Solidarietà di Firenze Onlus prosegue il percorso di sensibilizzazione avviato dal Comune di Sesto Fiorentino, dopo la stipula del Patto territoriale antidoping nel 2004, sull’importanza dello sport come valore positivo per la società, per i suoi benefici effetti dal punto di vista della salute fisica e mentale”. E’ quanto ha affermato la consigliera delegata allo sport dell’Istituzione Sestoidee Gabriella Bruschi a proposito del corso di formazione indirizzato agli operatori delle società sportive sestesi e a coloro che fanno parte delle associazioni appartenenti al Tavolo di coprogettazione all’interno del Progetto Giovani, promosso dal Centro di Solidarietà di Firenze. Il corso si concentra sul ruolo dello sport nella promozione di sani stili di vita e nella prevenzione dell’uso di sostanze psicoattive e dopanti in età adolescenziale e rientra nel progetto “Disagio giovanile e sport” finanziato dalla Regione Toscana. “E’ importante aver esteso il progetto a quegli operatori che sono a contatto e operano anche con quei ragazzi che non praticano sport – ha aggiunto il vicesindaco e assessore ai giovani Ivana Niccoli- in quanto l’obiettivo è osservare i segnali di disagio e condividere strategie e risorse per migliorare il lavoro con i giovani”.Oltre a questo, gli obiettivi previsti sono quelli di creare un gruppo di lavoro capace di progettare attività educative utilizzando come strumento lo sport, favorendo così il benessere, l’integrazione, la cultura della legalità tra i giovani, riavvicinandoli alla pratica sportiva e creando una conoscenza e una rete di servizi tra le associazioni e i centri di aggregazione giovanile. Gli incontri, in totale otto, sono iniziati ieri sera, mercoledì 1 febbraio, presso l’oratorio di San Luigi e termineranno nel mese di marzo. La serata conclusiva, con la consegna degli attestati di partecipazione, si terrà presso la Biblioteca Ernesto Ragionieri. Positiva fino ad ora la risposta del mondo sportivo sestese: al corso hanno aderito 10 associazioni con una partecipazione diversi operatori per gruppo, per un totale di 25 persone oltre agli educatori degli oratori.