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La pista di Peretola, lo sviluppo dello scalo aeroportuale fiorentino, il quadro di incertezza e le dichiarazioni dell’amministratore delegato Adf, Biagio Marinò, sono stati al centro del dibattito in avvio dei lavori del Consiglio regionale. Sollecitato dalla richiesta di iscrizione e di inserimento “come prima mozione da discutere”, di un atto a firma PdL, il governatore della Toscana Enrico Rossi è tornato a ribadire, in riferimento alle dichiarazioni di Marinò, che “nessuno può dettare i tempi al Consiglio. Tanto meno l’ad di una società. Sulla questione ho preso un impegno di legislatura, ci ho messo la faccia: risolvere il problema della pista, ma senza esporre la vicenda a spinte e pressioni”. Il governatore ha infatti precisato di aver parlato con Enac e Enav per “studiare una proposta da inviare al Consiglio entro l’estate”.

La precisazione di Enrico Rossi è servita anche a rispondere alla richiesta, avanzata nella mozione del PdL, di “convocare entro 15 giorni una riunione tecnico-politica con gli enti locali, con i capigruppo e con le commissioni consiliari regionali competenti per fornire una dettagliata informativa ed aprire un confronto conclusivo”. “Vorrei portare all’attenzione del Consiglio un documento ufficiale”, ha detto Rossi.

La mozione del gruppo di opposizione è stata inserita nell’ordine del giorno dei lavori senza priorità. Seguirà il normale svolgimento degli atti. (f.cio-red)