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Non-profit in provincia di Firenze
APRIRE LE PORTE DELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISITITE IN TOSCANA
Spi Cgil Toscana e Cgil Arezzo hanno presentato la campagna “Aprite quelle porte”
Lavorare tutti assieme per rendere trasparenti le RSA– Residenze Sanitarie Assistite –, aperte 24 ore su 24, accessibili sempre dai parenti e conoscenti perché sia rispettata pienamente la dignità delle persone ricoverate.

Cominciare a costruire concretamente percorsi alternativi, meno costosi e che offrano una migliore qualità di vita agli anziani non autosufficienti, in una società che invecchia: nei prossimi 10 anni il numero degli ultra 65enni in Toscana passerà dagli attuali 867.000 a circa 962.000 e ad ad oggi le famiglie composte da 1 o 2 componenti è il 58,9 % dei nuclei familiari.

E' quanto è emerso da tutti i partecipanti al convegno organizzato da Spi Cgil Toscana e Cgil Arezzo “Aprite quelle porte. No alle case prigioni per gli anziani” , declinazione regionale della campagna nazionale voluta dallo Spi Cgil per interrogarsi sul futuro di queste strutture e le possibili alternative.

Oltre cento persone hanno affollato la sala dell'Hotel Minerva per ascoltare gli interventi di Celina Cesari, Segretaria Nazionale Spi-Cgil; Daniela Cappelli, Segretaria Generale Spi Cgil Toscana; Giovanna Del Giudice, portavoce nazionale Forum salute mentale; Giorgio Cartocci, Segretario Generale Cgil Arezzo; Denise Amerini Segretaria Funzione Pubblica Cgil Toscana; Italo Galastri, Segretario Spi Arezzo.

Per la Regione Toscana era presente la dirigente Chiara Gherardeschi.

Nessuno chiede che la RSA siano abolite: sono una soluzione ancora necessaria per molti anziani non autosufficienti, ma esistono tante situazioni intermedie di persone, ad esempio, con malattie croniche da monitorare ma pienamente coscienti di se stesse e in grado di occupare il proprio posto nella società.

In Toscana le strutture residenziali per anziani sono 395 di cui 306 Residenze Sanitarie Assistite per un totale di 13.769 posti letto di cui 11.696 per persone non autosufficienti.

Un'alternativa alle RSA esiste ed è rappresentata dai “condomini protetti” dove è garantita l'assistenza e la libertà di azione dell'anziano: in un condominio protetto, gli anziani possono farsi da mangiare da soli, decidere del proprio tempo; sostarci per un periodo soltanto, portare con loro oggetti ai quali sono affezionati, ricevere familiari ed amici quando vogliono

Le soluzioni alternative non implicano tagli al personale: il personale già adesso impiegato nelle RSA dovrebbe essere incrementato ed essere riqualificato perhé queste strutture funzionino.

Esempi. Gli esempi ci sono. Come testimonia il Centro Sociale di Lastra a Signa nella provincia di Firenze. Un “condominio protetto” che funziona e il cui costo annuo per ospite è di 5.000 euro. Se si considera che il costo complessivo mensile della permanenza in RSA è di circa 3.000 euro al mese è facile capire quanto può essere il risparmio per la collettività e visto ciò che offre il “condominio protetto” come queste soluzioni siano più vicine alle esigenze e ai bisogni degli anziani.

01/06/2012 20.33
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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