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Comune di Firenze
FIRENZE: CITTADINANZA ONORARIA A BENIGNI
Il racconto di Valdo Spini
"Una sera andai a fare una conferenza su “L’alternativa socialista” alla Casa del popolo di San Donnino. Non mi sarei aspettato che finisse in una inquadratura del film di Giuseppe Bertolucci “Berlinguer ti voglio bene”, protagonista l’allora giovane Roberto Benigni. Una scena del film, girata nella vicina Casa del popolo di Capalle, ne aveva ripreso il manifesto. Benigni, rappresentava in modo piacevolissimo quel modo di ragionare surrealistico proprio della nostra area territoriale. Perché Berlinguer “non dava il via”? Si arrampicavano lì, l’uno sull’altro, molti argomenti politici, fino a che uno degli astanti prorompeva nella frase: “Perché gl’ha da fare!”. Il che, come il tetto in un castello di carte, li faceva cadere tutti l’uno sull’altro. Sono naturalmente tempi passati, ma ricordiamo la comicità di “pole la donna permettisi di pareggiare con l’omo? No!”. Politicizzazione e spontaneità.
In “La vita è bella” Benigni, viene coinvolto in una lezione di scuola in cui scopre la gamba e dichiara di avere un “ginocchio ariano”. Al tempo delle leggi razziali, venivano fatti girare per le scuole professori che dovevano illustrare la superiorità della razza ariana e la pretesa inferiorità di quella ebraica. Teresa Mattei, studentessa del Liceo Michelangelo di Firenze disse che lei quelle bestialità non le poteva sentire e se ne andò di classe. Fu espulsa da tutte le scuole del regno. Ma Piero Calamandrei, dimostrò che niente ostava legalmente alla sua partecipazione come privatista all’esame di maturità, cosa che avvenne e la Mattei poté iscriversi all’università"
Valdo Spini

15/06/2012 10.42
Comune di Firenze


 
 


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