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Da oggi anche i donatori di sangue celiaci, come ogni altro donatore, potranno usufruire del buono-colazione rilasciato dal centro trasfusionale dell’ospedale “San Giuseppe” a donazione avvenuta.

A garanzia dell’equità di trattamento è stata stipulata nei giorni scorsi una convenzione con il bar “Star bene senza glutine”, in piazza Guido Guerra n. 29, a Empoli, presso il quale i donatori di sangue celiaci, che hanno appena donato il sangue al centro trasfusionale, potranno spendere il proprio buono e consumare la colazione, gratuitamente, all’interno di un esercizio pubblico specificamente attrezzato e destinato a clienti con questa problematica.

L’attivazione di questo servizio, tra le prime esperienze in Toscana, è nata dall’esigenza di garantire anche al donatore affetto da celiachia la possibilità di ristorarsi dopo aver compiuto, con generosità ed altruismo, la donazione di sangue ed emocomponenti. Si è voluto ripristinare e garantire così l’uguaglianza del trattamento riservato a tutti i donatori di sangue, diversificando, secondo le esigenze di salute, i servizi messi a disposizione.

Non tutti sanno, infatti, che la celiachia non rappresenta un impedimento alla donazione del sangue e, in un contesto come quello attuale, in cui questa patologia sta aumentando, i donatori celiaci possono dare un contributo forte ed importante al raggiungimento dell’autosufficienza di sangue ed emocomponenti. Tanto più se si pensa che l’estate è ormai alle porte ed il rischio di un calo nelle donazioni di sangue potrebbe comportare seri problemi per la domanda di trasfusioni che in questo periodo tende ad aumentare.

Nel 2010 l’indice di donazione complessivo nell’Asl 11, ovvero il numero di donazioni per mille abitanti dai 18 ai 65 anni, è stato di 110 contro 103 dell’indice regionale. A tale risultato contribuiscono positivamente le donazioni di plasma da aferesi il cui indice nell’Asl 11 è pari a 40, mentre l’indice regionale è pari a 28.

Sotto la media regionale, invece, è risultato l’indice delle donazioni di sangue intero che nell’Asl 11 è di 70, mentre a livello regionale è di 75.



Sebbene l’andamento delle donazioni nel biennio 2008-2010 mostri l’aumento delle donazioni di sangue intero (da 10.189 del 2008 a 10.420 del 2009 fino a 10.576 del 2010) e delle donazioni di plasma e multicomponenti (passate da 5.425 del 2008 a 5.831 del 2009 fino a 5.987 del 2010), molto può essere ancora fatto per garantire l’autosufficienza regionale e molto rimane ancora da fare per far comprendere al cittadino l’importanza di donare, la necessità di garantire un flusso il più possibile continuo e costante di donazioni, ma anche la necessità di rispondere esattamente con la propria donazione al bisogno di emocomponenti che esiste al momento.