Comune di Firenze
EX TRIBUNALE
L’assessore Giachi: «La sua trasformazione raccoglie e interpreta l'idea di Firenze che questa amministrazione vuole promuovere per il futuro»
«Non si tratta solo di stabilire quale sarà il destino di questo complesso. Il progetto San, ‘scienza, arte e nuove tecnologie’, raccoglie e interpreta l’idea di Firenze che questa amministrazione vuole promuovere per il futuro. Una Firenze luogo di produzione del pensiero, nella quale esistono spazi per costruire e progettare il futuro». Lo ha sottolineato Cristina Giachi, assessora al turismo, politiche giovanili, università, ricerca e politiche europee, che questa mattina ha aperto il workshop sul futuro dell'ex tribunale di San Firenze insieme all’assessora alle politiche del territorio Elisabetta Meucci e all'assessore alla cultura Sergio Givone.
«Questo appuntamento - ha spiegato l’assessora Giachi - costituisce un primo passo formale fondamentale per procedere con l'azione amministrativa necessaria alla variante urbanistica e al bando per la valorizzazione di un complesso monumentale di 12mila metri quadrati, proprio dietro Palazzo Vecchio, a un passo da piazza della Signoria».
«Al workshop c'erano più di trenta persone - ha aggiunto Cristina Giachi - che rappresentavano la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, l’università di Firenze e il suo centro linguistico, Cna, Confesercenti, Confartigianato, ordine degli architetti, ordine dei dottori agronomi e forestali, collegio dei periti industriali e dei periti industriali laureati, oltre ai rappresentati degli uffici comunali coinvolti. La soprintendente Acidini, in missione istituzionale in Cina, ha mandato un contributo scritto con il quale si è aperta la discussione».
«Vista la rilevanza dell'argomento e dell'importanza che riveste per il futuro del centro della città il destino del complesso - ha proseguito l’assessora al turismo, politiche giovanili, università, ricerca e politiche europee - ci è sembrato necessario organizzare un momento di riflessione comune e di confronto sui progetti dell'amministrazione con quei portatori di interesse e di idee ufficiali, ma anche particolarmente rappresentativi della vita culturale ed economica della città».
Il progetto avrà un suo statuto, e sarà aperto solo a quei centri e a quelle istituzioni che vi aderiscano e si propongano di realizzarlo. I prossimi passi prevedono la pubblicazione del bando per la concessione e la valorizzazione del bene, in parallelo con l'avvio della variante urbanistica. Intanto raccoglieremo idee e prospettive per delineare meglio la proposta progettuale che sarà il cuore del bando. Nel frattempo è al lavoro anche un gruppo di interesse guidato dall'architetto canadese Gail Lord della «Lord cultures» e Enrico Marinelli che, gratuitamente, segue l'iniziativa per cercare di raccogliere interesse e di intercettare gruppi disposti a partecipare al bando.
«Con il workshop di questa mattina - ha dichiarato Elisabetta Meucci, assessora alle politiche del territorio - si è avviato il percorso per individuare i presupposti per la variante urbanistica. Da incontri come questo scaturiscono quegli indirizzi precisi che costituiscono i presupposti necessari per la procedura di variante».
«Quella che riguarderà l’ex tribunale sarà una variante delicata visto che si tratta di un complesso monumentale - ha rilevato - sarà valorizzato senza trasformazioni invasive e in totale accordo con la soprintendenza che questa mattina presente e che ha dato la massima collaborazione al percorso intrapreso».
«Garantiscono il mio appoggio pieno e consapevole al progetto – ha commentato l’assessore alla cultura Sergio Givone – un progetto nel quale credo fermamente e per il quale sono convinto valga la pena di spendersi»
06/07/2012 17.34
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