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Regione Toscana
INTESA DA 400 MILIONI CON 23 BANCHE PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE TOSCANE
La Regione ha promosso una nuova intesa con i principali istituti di credito della Toscana per aggiornare e migliorare i precedenti accordi e rafforzare gli impegni da parte delle banche nei confronti del mondo produttivo toscano
La Regione ha promosso una nuova intesa con i principali istituti di credito della Toscana per aggiornare e migliorare i precedenti accordi e rafforzare gli impegni da parte delle banche nei confronti del mondo produttivo toscano. L’intesa punta, sulla base degli ottimi risultati raggiunti dal protocollo “Emergenza economia” di cui costituisce la prosecuzione e il potenziamento, a favorire ulteriormente l’accesso al credito delle piccole e medie imprese toscane, rilanciando così lo sviluppo.

Un plafond di 400 milioni
In particolare, la Regione chiede al sistema creditizio toscano di mettere a disposizione, nell’arco del 2012 (e comunque fino a esaurimento delle risorse stanziate dalla Regione e da Fidi Toscana), un plafond complessivo di 400 milioni di euro per la concessione di finanziamenti o leasing. Tutto questo a fronte di una garanzia diretta, concessa da Fidi Toscana a cui la Regione concede a questo scopo un prestito, fino ad un ammontare massimo di 16 milioni, destinato ad attivare finanziamenti bancari finalizzati sia ad alimentare la liquidità che gli investimenti delle imprese. A sua volta Fidi Toscana si impegna a cofinanziare con proprie risorse fino ad un massimo di 4 milioni.

La garanzia
Come nel precedente protocollo, le garanzie erogate da Fidi sono dirette, a prima richiesta ed in linea con i requisiti di Basilea 2. La copertura può arrivare fino all’80% dei finanziamenti (o leasing), per un massimo di 500 mila euro per i finanziamenti destinati alla liquidità dell’azienda e fino ad un massimo di 700 mila euro per quelli destinati a investimenti. Una novità, rispetto alla precedente normativa, sta nel fatto che le garanzie saranno per la prima volta gravate da una commissione una tantum che non dovrebbe, però, essere particolarmente onerosa perchè assorbita, secondo specifici meccanismi di calcolo, dal fatto che le perdite saranno coperte per lo più dalle risorse regionali.

Tassi inferiori al mercato
Gli spread massimi di tasso sono gli stessi attualmente in vigore per il protocollo emergenza economia, decisamente più bassi rispetto a quelli vigenti sul mercato. In particolare, per le imprese con rating migliore, i tassi del protocollo sono circa di 100 punti più bassi rispetto al mercato, mentre per le imprese con rating peggiore i tassi previsti sono di 200 punti inferiori a quelli di mercato.
Per i finanziamenti destinati a liquidità, secondo la classe di merito, per operazioni fino a 2 anni si può avere uno spread (da sommare all’Euribor) che varia da 4,15 a 5,90 (ciò significa, ai valori di oggi, per un’impresa con il rating migliore, spuntare un “tasso finito” attorno a 4,60 punti percentuali). Per operazioni a 5 anni, si passa a spread di tasso che vanno dal 4,35 al 6,10.
Per finanziamenti destinati ad investimenti, sempre secondo la classe di merito, per operazioni a 5 anni si passa dal 4,25 a 5,80 di spread; per operazioni fino a 7 anni da un minimo di 4,40 ad un massimo di 5,95; per operazioni fino a 10 anni da 4,60 a 6,25.

Tempi più stretti per l’erogazione
Fra gli impegni richiesti alle banche anche una riduzione dei tempi di del credito, anche rispetto a quanto previsto dai regolamenti di garanzia che indicano un massimo di 4 mesi dalla data della delibera di concessione per la liquidità e di 12 mesi per gli investimenti.

I risultati del precedente protocollo “Emergenza Economia” Dal 2009 a fine maggio 2012 le imprese garantite per la liquidità sono state 4.643 a fronte di circa 900 milioni di € di finanziamenti; nel caso degli investimenti, le imprese garantite sono state 2.084 a fronte di oltre 350 milioni di finanziamenti.

Le banche che firmano
Sono al momento 23, che diventano 50 sommando quelle associate alla Federazione toscana delle banche di credito cooperativo. Ecco l’elenco:
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a.
Banca CR Firenze S.p.a.
Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
BNL S.p.a. Gruppo BNP Paribas
Banca dell’Etruria e del Lazio S.c.p.a.
Banca Federico del Vecchio
Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo S.c.r.l.
Banco Popolare Società Cooperativa
Banca Popolare di Vicenza scpa
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.a.
Banca di Credito Cooperativo di Cambiano S.c.p.a
Cassa di Risparmio di Volterra S.p.a.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna S.c.p.a.
Banca Popolare di Lajatico S.c.p.a
Unipol Banca S.p.a.
Banco di Lucca e del Tirreno S.p.a.
F. I. S.E.S. S.p.a.
Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci S.c.p.a.
Banca Interregionale S.p.a
Cassa di Risparmio di Orvieto S.p.a
Banca Popolare di Cortona S.c.p.a
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.a
Cassa di Risparmio della Spezia S.p.a.

25/07/2012 14.37
Regione Toscana


 
 


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