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Comune di Fucecchio
I COMUNI DI FUCECCHIO E CERRETO GUIDI HANNO RICORDATO LE VITTIME DELL’ECCIDIO DEL PADULE
Cerimonia congiunta per non dimenticare una delle stragi più efferate compiute in Italia dai nazisti durante la seconda guerra mondiale
Centosettanticinque vittime inermi, per la maggior parte donne e bambini. Fu il triste bilancio di una delle stragi più efferate compiute in Italia dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. L’Eccidio del Padule di Fucecchio, del 23 agosto 1944, ogni anno viene ricordato da una cerimonia unitaria di tutte le amministrazioni locali che si affacciano sull’area umida e che ebbero vittime tra i propri cittadini. La cerimonia, che si terrà domani a Cintolese (Monsummano Terme), è stata preceduta quest’oggi dalla commemorazione congiunta dei Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi con i due sindaci che sono intervenuti nei luoghi simbolo delle stragi: il sindaco Carlo Tempesti a Stabbia (Cerreto Guidi) e il sindaco Claudio Toni a Massarella (Fucecchio). Alle due commemorazioni, e alla messa in ricordo dei caduti che si è tenuta al Giardino della Meditazione in Padule, sono intervenuti cittadini e tante associazioni e istituzioni (era presente anche il Gonfalone del Comune di Vinci con l’assessore Claudia Heimes). A caratterizzare le commemorazione di quest’anno, però, è stata la presenza della figlia e della
nipote del sergente britannico Charles Edmonson, il militare inglese che subito dopo la guerra, per la commissione d’inchiesta britannica, raccolse le testimonianze dei superstiti e riuscì a ricostruire i fatti e le atrocità commesse dai nazisti in un dettagliato rapporto di 200 pagine. Proprio grazie a quel rapporto il tribunale militare di Venezia aprì il processo per crimini di guerra e in tempi più recenti, dopo decenni in cui i documenti rimasero nascosti nel cosiddetto Armadio della vergogna, si è arrivati alla condanna dei responsabili dell’Eccidio, tra i quali il Feldmaresciallo Kesselring.
Edmonson, per paura che quei fatti fossero nascosti o che i documenti venissero falsificati, realizzò più copie del rapporto, custodendone anche una personalmente.
E’ anche grazie alla sete di verità di quel giovane militare inglese che le 175 vittime dell’Eccidio hanno potuto avere, seppur in grave ritardo, una giustizia.

25/08/2012 15.16
Comune di Fucecchio


 
 


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