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Non-profit in provincia di Firenze
ESPERIENZE TATTILI AL MUSEO ARCHEOLOGICO. AL VIA UN CALENDARIO DI VISITE PER CHI NON VEDE
Quatraro (UIC): “Grazie alla Soprintendenza che ci regala questa bella opportunità”
Creare un percorso museale per non vedenti e ipovedenti, per permettere un’esperienza tattile delle opere d’arte antica. Il Museo Archeologico ha pensato di aprirsi alle necessità di chi non vede attraverso una serie di visite guidate con operatori specializzati. ‘Il tocco proibito’ è il titolo dell’iniziativa, che si avvale della collaborazione del Comune di Firenze, della Regione Toscana, dell’Istituto degli Innocenti, dell’Uic Firenze, dell’istituto professionale per ciechi Nicolodi, del museo tattile statale Omero di Ancona, dell’associazione Archetipo e dell’associazione Amici della Chimera. Prendendo proprio spunto dall’esposizione di due copie identiche delle celebri sculture etrusche della Chimera e della Minerva di Arezzo, realizzate dalla Fonderia Marinelli di Barberino Val d’Elsa, si potranno toccare altri reperti antichi di varia natura e cronologia, scolpiti o modellati in vari materiali. Chi non vede potrà così apprezzare scene mitologiche scolpite in bassorilievo e rappresentazioni di figure (reali e immaginarie) del mondo antico, secondo un concetto che è stato denominato “Il mito a portata di mano”.

Il progetto complessivo verrà presentato lunedì alle 16.30 nelle sale del Museo Archeologico.

Il calendario delle visite si protrarrà fino a maggio. Le date verranno comunicate via via, ma sono già state decise quelle del 7 novembre, e del 3 e 13 dicembre. I non vedenti potranno utilizzare la guida in Braille che abbraccia tutti i settori del Museo Archeologico, a tutt’oggi unica nel suo genere.

Il programma sarà inoltre arricchito da una serie di performance teatrali itineranti all’interno del museo, alcune delle quali saranno recitate da non vedenti, nell’ambito del progetto Archeologia Narrante intrapreso da qualche anno. Un modo per far apprezzare anche, a livello uditivo, le storie e i miti dell’antica Grecia, dell’Etruria e di Roma che i visitatori diversamente abili sperimentano a livello tattile.

Al rientro della statua originale della Chimera nella sua sede museale, la copia rimarrà comunque a disposizione di quanti vorranno percepirne tattilmente le forme fantasiose e la complessa figura, poiché – secondo un progetto da tempo approvato, – sarà collocata davanti all’ingresso del museo, all’angolo con piazza Santissima Annunziata.

“Chi non vede – commenta il presidente provinciale Uic Antonio Quatraro, - è obbligato a fare un po' l'archeologo. Camminare in città, muoversi in luoghi non familiari, rivolgersi ad un passante, rappresentano operazioni semplici solo per chi non ha problemi di vista. Per i ciechi devono invece entrare in gioco una grande concentrazione e la capacità di "ricostruire" una realtà complessa, partendo da pochi, o anche da un solo indizio. L'archeologia quindi ci è familiare, ma in questo caso si tratta di "mettere le mani" nel passato, scoprendo e riscoprendo l'arte e l'ingegno dei nostri antenati che, certamente, vivevano in condizioni che oggi noi difficilmente possiamo immaginare. La possibilità di toccare poi dà alle parole della guida quella concretezza tipica della vita reale. Per questo vogliamo dire grazie alla soprintendenza ai beni archeologici di Firenze”.

27/10/2012 15.57
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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