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«La Carta etica dello è il frutto di un percorso di elaborazione che ha avuto origine sia nel mondo sportivo che nella scuola, con sollecitazioni palesate nel corso di incontri e dibattiti del progetto regionale “Sport e Storia” realizzato nel 2008 della Regione Toscana in collaborazione con il Museo del calcio di Coverciano.

Noi riteniamo che i principi contenuti nella Carta siano perfettamente aderenti al ruolo e alle funzioni del comune riguardo alla promozione delle attività sportive di base, principi del resto già tradotti in specifiche previsioni presenti nei bandi per la concessione in uso e gestione degli impianti sportivi comunali. Per queste ragioni la Giunta ha scelto di fare proprio il documento stilato dalla Regione Toscana», afferma l’assessore allo sport, Paolo Marcucci.

La carta etica dello sport costituisce un indirizzo politico e definisce principi generali improntati ad una pratica motoria e sportiva attenta al processo di socializzazione dell’individuo; all’apprendimento di modelli culturali evoluti fondati sull’equilibrio fra collaborazione e competizione; al rifiuto della violenza e al rispetto dell’ambiente.

In particolare sono da segnalare gli articoli 1 e 2 nei quali si afferma:

“Lo sport è gioco e fonte di divertimento: dà corpo al diritto alla felicità, intesa come benessere psico-fisico e piacere di stare insieme agli altri”

“Tutti hanno diritto di fare sport per stare bene.

Gli articoli 5, 6,7 e 8 sono incentrati sul valore educativo dello sport:

La pratica dello sport è componente essenziale nel processo educativo.

La condivisione di regole comuni, l’elaborazione della sconfitta (saper perdere) e l’esclusione di ogni comportamento teso a umiliare gli avversari, hanno un fondamentale valore nella formazione dell’individuo.

La crescita della persona attraverso lo sport si esprime nella comprensione e nell’accettazione dei propri limiti e nel rispetto degli avversari.

Ogni forma di doping è una violazione dei principi dello sport.

«Lo sport è un aspetto cruciale nella vita di ogni individuo ed ha un valore educativo per i ragazzi più giovani, favorisce lo spirito di squadra, la condivisione e il rispetto delle regole. Montelupo Fiorentino registra la presenza di tante società che propongono attività sportive rivolte ai più giovani, alcune delle quali sono vere e proprie punte di eccellenza: dal calcio alla ginnastica artistica, dalla scherma alla neonata società di atletica. La carta etica dello sport vuole essere un’indicazione per tutti coloro che operano in questo settore. Ovviamente si tratta di principi generali, indice di un atteggiamento che l’amministrazione sceglie di tenere», conclude Marcucci.