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La Bioeconomia è la strada indicata dall’Unione Europea per una crescita “intelligente e verde” dei Paesi europei, in grado di attenuare i cambiamenti del clima e la dipendenza dal petrolio e di offrire nuovi posti di lavoro qualificati. La Bioeconomia si basa sull’uso efficiente delle risorse naturali dei territori in modo da conciliare produzione di manufatti, sicurezza alimentare, protezione dell’ambiente. L’Italia e la Toscana vantano già esperienze esemplari in questo campo che possono promuovere Firenze, col suo patrimonio di cultura e capacità progettuali, a “capitale dell’ecodesign”.

Temi e interventi previsti:

h 9,30-10,45 “Bioshopper – il modello Italia” di questo si parlerà nel miniconvegno organizzato da Chimica Verde e Legambiente all'interno della manifestazione Terra Futura al quale prenderanno parte Francesco Ferrante vicepresidente Kyoto Club, Francesco Bertolini presidente Green Management Institute, Graziano Chini direttore IPT Coop Scarperia (FI) - modera Beppe Croce, direttore Chimica Verde. I biopolimeri “compostabili”, cioè che si possono trasformare in terriccio fertilizzante, sono gli unici materiali che ci permettono di eliminare realmente il flagello delle plastiche che inquinano l’ambiente e saranno finalmente gli unici materiali utilizzabili in Italia come shopper ‘usa-e-getta’. Un decreto del marzo scorso, attualmente al vaglio dell’Unione Europea, dichiara infatti illegali tutte le finte plastiche biodegradabili ancora oggi in commercio. L’Italia è stata la prima con Novamont a produrre plastiche compostabili, derivate da amidi e oli vegetali. E alcune aziende, come la Industria Plastica Toscana (IPT) di Scarperia, hanno scommesso su questa rivoluzione della chimica verde trovando in essa un motivo di nuova crescita e sviluppo.
h 10,45-12,00 “Bio-materiali sostenibili a servizio della qualità agroalimentare”; incontro organizzato da Chimica Verde e Legambiente all'interno della manifestazione di Terra Futura al quale partecipano: Ugo Guarducci, Gerist Ricevimenti - Mauro Apostolo, Eco-Inn - Matteo Tinelli, BMS Organic - modera Daniela Riganelli, Novamont . Tra le loro innumerovoli applicazioni di uso quotidiano, i biomateriali ci permettono di sostituire con prodotti biodegradabili e compostabili la montagna di plastiche ’usa e getta’ che riversiamo ogni giorno nell’ambiente (bicchieri, posate, imballaggi ecc.). Grande rilevanza hanno le confezioni alimentari e i materiali per la ristorazione collettiva, settori in cui l’Italia vanta diverse eccellenze (un’azienda italiana è stata prescelta come fornitrice di biostoviglie per le Olimpiadi di Londra). Verranno messe a confronto una grande società fiorentina di catering, la Gerist Ricevimenti, con due aziende produttrici, Eco-Inn (linea biostoviglie Cloe) e BMS-Organic (confezioni alimentari per prodotti biologici)
h 12,00-13,00 "Firenze capitale dell'ecodesign?" E' il momento dell'ecodesign e Firenze ha tutti gli ingredienti per diventarne il principale propulsore. Stimolare i designer del futuro attraverso le mille opportunita’ offerte da materiali sostenibili. Ridisegnare oggetti d’uso quotidiano, dalla posata alla bottiglia, allo spazzolino da denti, ma anche strutture o interi edifici con materiali di origine biologica più salutari per l'uomo e per l'ambiente e’ il messaggio che si vuole lanciare attraverso il miniconvegno "Firenze capitale dell'ecodesign?" organizzato da Chimica Verde e Legambiente all'interno della manifestazione Terra Futura che vede la presenza di Aldo Colonetti, direttore scientifico IED (Istituto Europeo del Design), Pietro Novelli, coordinatore progetto Filiera Toscana Legno (sviluppo della bioedilizia e del bioarredo), Caterina Biti, assessore all’Ambiente Comune Firenze. Modera Esther Schembari, responsabile Ecodesign Chimica Verde.