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Regione Toscana
REFERENDUM REGIONALI: CAMBIA LA DISCIPLINA
All’unanimità il Consiglio regionale ha approvato la legge. Le consultazioni si svolgeranno anche di lunedì. Possibili quesiti referendari più articolati nel caso delle fusioni
I referendum regionali, previsti dalla Costituzione e dallo Statuto, si svolgeranno anche di lunedì, non solo di domenica. Lo prevede una legge, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
È stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi (IdV), ad illustrare il resto in aula, sottolineando che la disciplina vigente per i referendum sull’istituzione di nuovi comuni per fusione ha evidenziato alcuni problemi applicativi. In particolare, sono emerse difficoltà nell’espressione dell’orientamento favorevole sulle relative proposte di legge da parte della commissione, prima, e dell’assemblea, poi.
Con la nuova legge la commissione competente ha il compito di predisporre per il Consiglio la proposta di deliberazione per lo svolgimento del referendum, oppure di esprimere il parere referente contrario sulla proposta di legge.
La deliberazione conterrà il quesito referendario, l’indicazione della proposta di legge in discussione ed i comuni, o le frazioni, i cui cittadini sono chiamati a votare. Nel caso di fusione tra più di due Comuni, il Consiglio può aggiungere al quesito principale anche quesiti secondari, in modo da permettere ai votanti di esprimersi anche su fusioni più limitate rispetto a quanto previsto dal quesito principale. Nel caso di proposte di legge di iniziativa consiliare, la commissione acquisirà preliminarmente i pareri formali dei comuni interessati.
L’iniziativa popolare sulle leggi per la modifica delle circoscrizioni o delle denominazioni comunali, o sull’istituzione e fusione dei comuni, potrà provenire, a seconda dei casi, anche da un solo comune o da due comuni.
Il termine per l’esame della proposta di legge da parte del Consiglio regionale subirà una proroga rispetto al termine dei nove mesi, in modo da tenere conto dei tempi necessari allo svolgimento del referendum. Viene, infine, previsto espressamente che, nel caso in cui il referendum si sia svolto, i suoi effetti vengano fatti salvi in caso di fine della legislatura.
Il vicepresidente della commissione, Alessandro Antichi (PdL), ha sottolineato come la possibilità per il Consiglio di formulare quesiti subordinati, per fusioni più piccole, risponda a criteri di buon senso ed economicità.

11/06/2013 23.03
Regione Toscana


 
 


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