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Ancora una volta i benefattori di Astro non hanno fatto mancare il proprio generoso sostegno. In occasione della cena del decennale dell’Associazione, svoltasi lo scorso fine settimana a Vitolini, sono stati raccolti 5mila euro.

Alla conviviale (organizzata come da tradizione dalla Compagnia degli Ortacci) hanno partecipato 230 persone, tra cui il sindaco del comune di Vinci Alberto Casini, quello di Montelupo Rossana Mori e l’onorevole Dario Parrini.

Tra i partecipanti anche il direttore sanitario e il primario di oncologia dell’Asl 11 rispettivamente Renato Colombai e Carlo Milandri, ma soprattutto i soci fondatori dell’Associazione: Mario Antonini, Teresa Buglione, Claudio Caponi, Giammaria Fiorentini, Foresto Mostardini, Elisa Reboldi.

Nel corso della serata sono stati ricordati con un ringraziamento speciale il notaio Marianna Orlando e il commercialista Remo Desii che nel 2003 seguirono gratuitamente le pratiche per la nascita della onlus, nonché l’allora direttore generale dell’Asl 11 Alessandro Reggiani.

Astro, fondata nel luglio del 2003, attualmente presieduta da Paolo Scardigli, ha raccolto ad oggi un milione e quattrocentomila euro circa, messi a disposizione dei cittadini tramite l’acquisto di macchinari e l’attivazione di progetti e servizi a sostegno dell’attività clinico-assistenziale dell’Asl 11.

“Le parole non sono sufficienti per ringraziare come vorrei i donatori, i volontari e gli sponsor di Astro – ha commentato Paolo Scardigli – i risultati che otteniamo sono frutto della generosità di tante persone che credono in noi. Lo testimonia anche il fatto che nell’ambito del 5 per mille siamo la seconda associazione del territorio per donazioni”.

Le attività di Astro sono molteplici: promuove il progetto Arco per l’assistenza domiciliare del malato oncologico, finanzia i corsi riabilitativi in piscina e quelli di musicoterapia, fornisce assistenza non solo sanitaria, ma anche psicologica al malato e alla sua famiglia, informa gratuitamente chi ha bisogno di risposte e di essere correttamente indirizzato nel percorso della malattia e per uscire da quest’ultima, si impegna - in maniera costante - nell’acquisto di tecnologie utili alla diagnosi e alla cura dei tumori.