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Sarà un’associazione no profit a realizzare il progetto “Orti in città” e a coltivare l’area verde di proprietà comunale all’interno di Villa Doney, in via di Mosciano, nei pressi del cavalcavia dell’A1. La Giunta comunale ha approvato l’avviso pubblico per l’assegnazione del terreno (sarà pubblicato nelle prossime settimane), a cui potranno partecipare “soggetti appartenenti al terzo settore che non perseguono fini di lucro, in forma singola o associata, con deroghe a forme di collaborazione o partenariato con altri soggetti”. Le associazioni partecipanti dovranno presentare una proposta progettuale per l’area di proprietà del Comune di 5300 metri quadri, di forma rettangolare e con una recinzione in muratura, all’interno della quale si trova un manufatto per la raccolta dell’acqua e l’irrigazione.

“Con questo progetto ci rifacciamo ad esperienze metropolitane già realizzate in città europee e degli Usa, ad esempio a Berlino e a New York – dice il Sindaco Simone Gheri – la realizzazione di ‘Orti in città’ sarà un’opportunità per la valorizzazione di quel terreno con coltivazioni non solo agricole ma anche ornamentali o florovivaistiche, per l’autofinanziamento dell’associazione che presenterà il miglior progetto e per la possibilità di organizzare attività didattiche, socioeducative, per il recupero di specie autoctone e la promozione della filiera corta”.

A definire il percorso che ha portato all’avviso pubblico per la realizzazione del progetto “Orti in città” è stato il settore Parchi, Verde e Qualità della Vita urbana del Comune di Scandicci. L’area interessata al progetto è dell’Amministrazione comunale a seguito di una convenzione con la proprietà, in occasione della realizzazione di un Piano di recupero per il complesso di Villa Doney approvato dal Consiglio Comunale nell’aprile del 1999. Negli ultimi anni in Consiglio sono passate diverse mozioni che chiedevano la realizzazione di un progetto all’interno dell’area a verde. Dopo l’assegnazione del terreno, la concessione d’uso (comprensiva degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a carico del concessionario) avrà una durata di dieci anni, “in considerazione dell’ammortamento degli investimenti per l’allestimento degli orti e la realizzazione del progetto”, come scritto in delibera, con possibilità di un’eventuale estensione per ulteriori cinque anni “valutando la possibilità dell’applicazione di un canone annuo”.