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Non-profit in provincia di Firenze
“TUTTI PAZZI PER LA 181”
L’associazione Di.a.psi.gra si mobilita per la raccolta firme per la “Legge 181”, nata per dare concretezza alla legge Basaglia (la 180) sulla salute mentale
Sono già oltre 1.000 le firme raccolte in tutta la provincia di Prato per la “Legge 181” una proposta di iniziativa popolare per valorizzare la partecipazione attiva di utenti, familiari, operatori e cittadini nei Servizi di salute mentale e per garantire buone cure in tutta Italia. La campagna “Tutti pazzi per la 181” è partita a maggio a 35 anni esatti dall’approvazione della legge 180 - più nota come Legge Basaglia che chiudeva per sempre i manicomi e stabiliva che le cure legate alle malattie mentali sarebbero state attuate da servizi territoriali - per volontà dell’associazione Le parole ritrovate che dal 2000 promuove il ’fareassieme’ tra utenti, familiari e operatori della salute mentale, valorizzando il sapere di ciascuno e organizzando eventi nazionali e internazionali contro lo stigma e il pregiudizio. E proprio quel ’fareassieme’ sta anche alla base dell’associazione Di.a.psi.gra Difesa malati psichici gravi, attiva a Prato dal 1995, che ha subito aderito alla campagna. I principali punti di raccolta della firme in città ad oggi sono la Uisp, la Cgil, L’Urp multiente, la Crida, il Cesvot di Prato e il Comune di Vernio.
La legge Basaglia ha rappresentato una grande rivoluzione ma ancora oggi rimane incompiuta per l'assenza di direttive precise a livello nazionale. Da qui nasce la proposta di “Legge 181”, con l'obiettivo di dare “gambe” alla 180 e, quindi, andare verso una buona salute mentale in tutta Italia. L’obiettivo è raggiungere in tutta Italia le 50.000 firme necessarie con il motto “Tutti pazzi per la 181”.

La proposta di legge
Un concentrato di buone pratiche ed esperienze concrete virtuose che sono state raccolte in questa proposta di legge (composta da 19 articoli) e che vengono quindi messe a disposizione della salute mentale italiana affinché da Nord a Sud tutti i pazienti dei servizi possano avere cure uguali e dignitose. In particolare si sottolinea la necessità di rendere i servizi di salute mentale luoghi “accoglienti e colorati”. E basterebbe poco per renderli tali: poltroncine colorate, quadri alle pareti, foto e disegni. Un aspetto innovativo introdotto dalla legge sono gli UFE, ovvero “Utenti Familiari Esperti”. Si parte dal presupposto che, oltre al sapere degli operatori, sia indispensabile il sapere esperienziale di utenti e familiari, che possono mettere al servizio degli altri le loro esperienze vissute in prima persona. Insomma, si parla di luoghi accoglienti e caldi, utenti e familiari al centro, apertura alla cittadinanza, reinserimento nella società attraverso il lavoro, indipendenza nell'abitare.

Di.a.psi.gra Difesa malati psichici gravi è una associazione nazionale che si propone la difesa delle persone con problemi psichici. La sezione di Prato si è costituita dal 1995 ed è iscritta all’albo nazionale del volontariato. E’ costituita in gran parte da utenti, familiari, genitori e volontari. E’ autogestita e autofinanziata. Il compito dell’associazione è quello di difendere e soprattutto di aiutare l’utente psichiatrico e la sua famiglia, attraverso una attività di proposta e di stimolo nei confronti dell’amministrazione sanitaria e pubblica. L'obiettivo è migliorare i percorsi di cura e di recupero, attraverso un confronto quotidiano con il Dipartimento Salute Mentale della Asl in sinergia con quelle associazioni del terzo settore che operano nella salute mentale. Negli ultimi anni si sono attivati diversi percorsi formativi per aiutare i famigliari alla gestione dei loro problemi.

12/08/2013 11.15
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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