“La serva scaltra e il vecchio gabbato”
La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi
Teatro Goldoni – via Santa Marta, 15
Venerdì 8 novembre 2013, ore 20.30
Sabato 9 novembre, ore 16.30*
Sabato 9 novembre, ore 20.30
Domenica 10 novembre, ore 15.30
Giovedì 14 novembre, ore 10.00*
Venerdì 15 novembre, ore 10.00*
Sabato 16 novembre, ore 16.30*
“Stizzoso, mio stizzoso
Voi fate il borioso,
Ma non vi può giovare.
Bisogna al mio divieto
Star cheto, e non parlare.
Zit... zit... Serpina vuol così.
Cred’io che m’intendete, sì,
Dacché mi conoscete
Son molti e molti dì”.
Aria di Serpina
Ritorna, per 7 recite, da venerdì 8 novembre a sabato 16 novembre al Teatro Goldoni -terzultimo titolo operistico della stagione autunnale 2013 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino- l’intermezzo buffo in due parti di Giovanni Battista Pergolesi, La Serva Padrona, su libretto di Gennaro Antonio Federico, rappresentato per la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli nel 1733, originariamente concepito per essere un intermezzo all’opera seria Il Prigionier Superbo dello stesso Pergolesi.
Si tratta di un’opera divertente, piena di ironia, con un libretto quasi irriverente, così sicuramente apparve in epoca di Ancien Régime, ma ancora, a quasi tre secoli dalla composizione, di disarmante attualità, uno spettacolo adatto ad a grandi e piccini, alle famiglie e alle scuole, cui, non a caso sono riservate 4 recite.
Si tratta di un fortunato allestimento, già andato in scena nel 2011, con scenografie che vennero realizzate dagli allievi del corso di Maggio Fiorentino Formazione “Realizzare le scenografie per il teatro lirico” tenuto nel 2011.
Il Teatro Goldoni, ancora una volta, come sempre in questi ultimi anni, ritorna ad essere, all’interno della programmazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, luogo deputato alla sperimentazione, alla riproposta di opere antiche e sede di spettacoli dedicati ai giovani.
NOTA
Non volendo tradire l’intoccabile e stringata divisione originaria pergolesiana in 5 arie, 2 duetti e 6 recitativi, ho deciso, di comune accordo con la Direzione artistica e col regista, di eseguire, questa volta, un solo finale.
La scelta e caduta, ovviamente, sul brillante ed effettistico duetto “Per te io ho nel core”(brano, in genere, molto atteso dal pubblico) che, seppure non pensato inizialmente per quest’opera, fu ben presto preferito da Pergolesi stesso e dal librettista Federico già poco dopo la “prima” napoletana del 1733 e che, da allora, non fu mai più tolto.
Massimiliano Caldi
Direttore Massimiliano Caldi
Regia Curro Carreres
ripresa da Silvia Paoli
Scene e costumi Raffaele Del Savio
Uberto Davide Bartolucci, Donato di Gioia (9, 14, 16*)
Serpina Lavinia Bini, Sonia Peruzzo (9, 14, 16*)
Vespone Alessandro Riccio
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Produzione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con Maggio Fiorentino Formazione.
Scenografie realizzate dagli allievi del corso di Maggio Fiorentino Formazione “Realizzare le scenografie per il teatro lirico” tenuto nel 2011.
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