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Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
MAGGIO MUSICALE FIORENTINO: L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI
In una produzione di grande attualità, giovane e allestita da giovani, divertente, coinvolgente, entusiasmante
Venerdì 15 novembre 2013 ritorna sul palcoscenico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, (per l’undicesima volta nella storia del teatro) per 6 recite fino a giovedì 21 novembre, nell’allestimento co-prodotto dal Teatro Comunale di Bologna e dal Festival di Wexford, per la regia di Rosetta Cucchi, le scene di Tiziano Santi, i costumi di Claudia Pernigotti, le luci di Daniele Naldi, le video-proiezioni di Roberto Recchia. Sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ritorna Giuseppe La Malfa, brillante direttore, già sul podio del Teatro Comunale nell’ultimo allestimento di Giselle, andato in scena poche settimane fa, e del Berio Day nell’ultima edizione del Festival, già Responsabile dei Servizi Musicali del Teatro del Maggio, ruolo da poco dismesso per seguire importanti ingaggi, che lo vedranno impegnato in qualità di direttore d’orchestra, in prestigiosi teatri italiani ed esteri per tutto il 2014. Questa produzione dell’opera buffa in due atti, composta da Gaetano Donizetti nel 1832, su libretto di Felice Romani, ispirato a Le Philtre, di Eugene Scribe, vanta il coinvolgimento di 15 ragazzi, dai 15 ai 19 anni nel ruolo di comparse, provenienti da percorsi teatrali extra-curriculari, studenti del liceo scientifico Gobetti di Firenze, del liceo classico Dante Alighieri e matricole universitarie; si tratta di un’iniziativa che, insieme ad un cast di giovani cantanti lirici, già apprezzati per talento e recitazione, rende la mise en scène particolarmente briosa e divertente, in un’ambientazione contemporanea, che descrive le vicende di Nemorino (Giorgio Berrugi e Alessandro Scotto di Luzio), Adina (Rocio Ignacio e Auxiliadora Toledano), Dulcamara (Marco Camastra e Giulio Mastrototaro), Belcore (Mario Cassi e Julian Kim), Giannetta (Elena Borin) in una scuola d’arte, simile a quella di una serie televisiva ben nota… Fame… Saranno Famosi…. E così i ragazzi, che hanno provato da comparse per più di un mese, si trovano a ballare sui banchi di scuola e in mensa… ad agire in palcoscenico, quasi vi fosse un DJ, in una produzione di professionisti e ambientata ai giorni nostri, alla ricerca della felicità e di un… elisir d’amore, qualunque esso sia (fumo, vino o illusioni), per sconfiggere il bullismo e la diversità…


Riportiamo cosa abbia significato per alcuni di loro cimentarsi, vicino ad artisti professionisti, su un palcoscenico importante:
Federico D’Onofrio, nato il 18/ 06 /1994
“Salire sul palco è un’emozione fortissima, tantissime persone che vengono a vedere uno spettacolo e persone che vi partecipano che caricano di responsabilità ed … emozione. Il teatro per me è stato una nuova esperienza che mi ha reso felice.”
Kevon Dolfi, nato il 3/08/1997
“Prima di tutto, stare sul palcoscenico, significa divertirsi, e provare forti emozioni, ma soprattutto significa realizzare un sogno che ho fin da bambino.”
Marta Sclafani, nata il 15/07/1994
“Per me stare sul palcoscenico significa mettermi in gioco, confrontarmi con un’altra realtà e, in generale, farmi e fare scoprire una parte di me che non esce fuori molto spesso.”
Selene Papeschi, nata il 27/ 01/ 1995
“La libertà che provo sul palcoscenico è impagabile. E’ sul palco che si sgretola, si smaterializza il concetto di forma. Qualsiasi cosa voglia fare, la faccio nel momento in cui ho la spinta istintiva a farla, senza seguire alcune regola scritta o dettata.”
Sofia Morini, nata il 30/12/ 1995
“Stare sul palcoscenico è il miglior modo di esprimere ciò che si è e ciò che si pensa senza che nessuno mi giudichi nel momento che non si può comprendere dov’è il limite tra realtà e interpretazione.”

13/11/2013 16.33
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino


 
 


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