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Non-profit in provincia di Firenze
ANCHE LO SPORT PROSEGUE LA SUA "MISSIONE" NEI CAMPI PROFUGHI SAHARAWI
Alla scuola "Wanda Muhamad Ali" nasce la squadra di softball "Nelson"
Arriva il softball nei campi saharawi
Marco Banchelli continua la straordinaria missione di ciclista "ambasciatore di pace" e nell'ultima "tappa" pre-natalizia nel deserto, dove dal 1975 vive da "profugo" il popolo Saharawi, è tornato ad essere anche messaggero dello sport e dei suoi valori più alti.
Ancora una volta è stato uno "sport minore", il SOFTBALL, al centro della nuova proposta: uno sviluppo dello stesso progetto "Olympic", iniziato nell'aprile 2012 insieme alla figlia Claudia, giovane giocatrice di softball di "interesse nazionale".
Durante il viaggio, sempre organizzato dal Coordinamento Toscano di Solidarietà con il Popolo Saharawi, Banchelli è infatti tornato alla Scuola "Walda Muhamad Alì" di Mijek per verificare se e come il softball avesse in qualche modo continuato un suo percorso oltre che per consegnare il regolamento del gioco in lingua spagnola gentilmente fornito da Stefano Pieri del Comitato FIBS della Toscana.
Grande è stata la soddisfazione anche dello stesso capo delegazione, il calenzanese Pierluigi Martinelli, nel vedere che il softball è ancora ben vivo e saldo, tanto nel ricordo della "maestra-allenatrice" Claudia, e del lavoro svolto, quanto nel proseguire a riproporlo a nuove classi, ricercando e richiedendo nuovi esercizi e tecniche.
Ma soddisfazione ancora più grande è stata (e soprattutto) nel constatare la cura che insegnanti e bambini hanno avuto ed hanno dello stesso materiale da gioco del "kit" della Federazione Italiana di cui furono forniti:
"C'era un qualcosa di molto ricco in quella povera ma dignitosissima stanza-ripostiglio di attrezzature sportive... - osserva Marco Banchelli - qualcosa di cui troppo spesso, nelle nostre scuole e nelle nostre squadre, ci scordiamo... qualcosa molto vicina all'impegno della riconoscenza, all'amore..."
Insieme a Saleh Hasanna (funzionario provincia Auserd) ed Isalmu Lagdaf (professore di educazione fisica) è stato così deciso di proseguire con il softball dando vita ad una vera e propria squadra della scuola e di dedicare la squadra e lo spirito che la animerà alla memoria ed all'esempio di Nelson Mandela.
Da ora in poi quindi, insieme a tutti i problemi e le questioni ancora da risolvere, ad ispirare dialogo e soluzioni pacifiche in questo avamposto di deserto algerino, anche una nuova squadra di softball, sperduta e piccola, ma certo non dimenticata e con un vero gigante idealmente al suo fianco con il suo nome: la "Nelson".

15/01/2014 10.24
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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