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Il borgo medievale di confine tra Romagna e Toscana si tinge di bio. Da parte di palazzuolo sul Senio infatti è stato avviato il percorso per l'adesione dello stesso all’interno delle “Città del Bio”.
L’Associazione è stata istituita nel 2003 a Grugliasco (TO) con l’obiettivo di promuovere anche in Italia la “cultura del bio” e di valorizzare l’esperienza degli enti locali al riguardo. "Città del bio" considera l’agricoltura biologica come un importante strumento di valorizzazione della produzione tipica e locale e del territorio, e promuove il rapporto diretto tra produttori e consumatori attraverso la filiera corta, difende la biodiversità con l’adozione di una varietà (vegetale o animale) a rischio d’estinzione.
Questa iniziativa comunale è in piena sintonia con l’incontro avvenuto domenica 30 marzo a Greve in Chianti, dove i rappresentanti dei Biodistretti della Toscana (Greve in Chianti, San Gimignano, Val d'Orcia, Val di Chiana, Casentino, Carmignano), di Città del Bio e degli altri territori italiani interessati a conoscere l’originale progetto che si sta sviluppando in Toscana.
Quella di Palazzuolo sul Senio è una iniziativa che vuole valorizzare il territorio al fine di progettare insieme i prossimi passi da compiere per arrivare all'obiettivo finale: ovvero far convergere le esperienze sul biologico e sulla sostenibilità, mettendo insieme l’impegno e l'entusiasmo di agricoltori, cittadini, operatori turistici ed economici dei diversi settori interessati, associazioni e pubbliche amministrazioni.
«L’ingresso di Palazzuolo sul Senio all’interno delle “Città del Bio” - afferma il sindaco, Cristian Menghetti - ha molteplici vantaggi. Questo rappresenta un ulteriore canale promozionale, consentirà di organizzare eventi specifici, ma soprattutto evidenzia il carattere ecologico e sostenibile delle nostre attività rurali, una vera e propria cultura del territorio che va comunicata e fatta conoscere». Per questo lo stesso Menghetti invita «anche altri comuni del Mugello ad aderire a questo progetto, in modo da fare del Mugello un biodistretto, così come è già successo per il territorio del Chianti. L'esperienza dei biodistretti - conclude il primo cittadino palazzuolese - sta diventando sempre più significativa e trova riscontro in analoghe esperienze che si stanno sviluppando anche all’estero. Il Mugello e le sue eccellenze agroalimentari hanno tutti i requisiti e la qualità per divenire un biodistretto di eccellenza nazionale».