Regione Toscana
Banche: sì a separazione tra commerciali e d’affari
Il Consiglio regionale approva a maggioranza una proposta di legge al Parlamento, presentata da Gabriele Chiurli (gruppo Misto). Gli interventi di Manneschi (Toscana Civica Riformista), Taradash (Ncd), Spinelli (Pd), Russo (Cd)
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza una proposta di legge al Parlamento, che introduce il principio di separazione tra banche commerciali e banche d’affari, separando nettamente le attività di deposito e credito all’economia reale dagli investimenti ad alto rischio legati alla speculazione finanziaria. La proposta di legge, presentata da Gabriele Chiurli (gruppo Misto), ha registrato 27 voti favorevoli, tre contrari, un astenuto.
Il testo prevede la nascita di due sezioni all’interno dell’Albo delle banche autorizzate dalla Banca d’Italia, con ambiti distinti per le due tipologie, obblighi e divieti. Sono previste, inoltre, sanzioni graduali per le inadempienze ed è indicato un limite temporale perché il Parlamento intervenga sulla normativa.
Il presidente Marco Manneschi (Toscana Civica Riformista) ha sottolineato come la proposta abbia trovato il consenso unanime della commissione Affari istituzionali.
Marco Taradash (Nuovo Centrodestra) si è detto d’accordo sul principio ispiratore, ma ha dichiarato di non potere votare a favore di fronte ad un articolato così dettagliato, sul quale non c’è il tempo di fare le opportune verifiche.
Secondo Marco Spinelli (Pd) l’iniziativa si colloca nel solco della mozione già approvata a larghissima maggioranza lo scorso anno dal Consiglio regionale, mentre in questi mesi al Senato è stato preparato uno specifico dossier sul tema. A suo parere, la separazione bancaria può essere utile per dare una risposta più efficace alle crisi sistemiche ed evitare quanto è successo lo scorso anno, con le banche che hanno utilizzato i finanziamenti agevolati di circa 30 miliardi della Banca centrale europea per l’acquisto di titoli di stato.
Il consigliere Rudi Russo (Centro democratico) ha annunciato voto favorevole, “perché il principio è giusto”, seppure nella consapevolezza della sua “efficacia quasi nulla”, in un momento in cui l’Europa sta avviando il processo di unificazione bancaria. A suo parere la separazione non aumenterà automaticamente l’erogazione del credito, ma permetterà al consumatore di scegliere consapevolmente dove investire il proprio denaro.
“È un tentativo di trovare delle soluzioni alla crisi finanziaria che tutti conosciamo - ha replicato Gabriele Chiurli – è nostro dovere sensibilizzare il Parlamento anche su questo tema”. (dp)
01/07/2014 22.16
Regione Toscana