Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Redazione di Met
Trisha Brown al Museo Nazionale del Bargello
Sabato 5 luglio alle ore 20.00 nel Cortile di Palazzo Strozzi Earlyworks – TrishaBrown
Lunedì 7 luglio alle ore 21.30 al Museo Nazionale del Bargello TrishaBrown Dance Company
Il Florence Dance Festival, per un quarto di secolo, attraverso la presentazione di più di 500 spettacoli e performance, ha dato l’opportunità a coreografi e alle loro compagnie di presentare produzioni di danza e balletti e di conseguenza comunicare il loro messaggio di vitale creatività, assieme ad una miriade di artisti provenienti da altri campi trasversali, come quello della musica, dell’arte visiva e delle arti sceniche. In occasione del suo 25° anniversario, il Florence Dance Festival celebra il sodalizio tra il Festival e Firenze. In quest’ottica, per questa speciale edizione, la città stessa diventa palcoscenico, coinvolgendo istituzioni e affascinanti straordinari luoghi storici e culturali dove la danza diventa portavoce e protagonista della gioia e dell’amore che caratterizza queste nozze d’argento tra Firenze e FDF.

Il Florence Dance Festival 2014 si fa promotore di un progetto speciale dedicato alla coreografa americana TrishaBrown. La compagnia TrishaBrown, fondata nel 1970, è una delle compagnie più importanti della post-modern dance americana.
In Italia per la sua ultima tournee prima della chiusura e la data di Firenze sarà l’ultimo spettacolo in assoluto nel mondo.
Saranno 2 gli appuntamenti di Firenze, il 7 luglio 2014 alle ore 21.30 nella cornice del Museo Nazionale del Bargello e l’altro il 5 Luglio 2014 alle ore 20.00 nella magnifica cornice rinascimentale del cortile di Palazzo Strozzi, in questa occasione presenterà i suoi Early Works.
Gli Early Works sono una selezione di coreografie, di pratica spoglia ed essenziale e di durata variabile (tra i due e i quindici minuti), composte tra il 1970 e il 1973, che in passato hanno avuto altre prestigiose cornici internazionali (Centre Pompidou, New Museum, WhitneyMuseum di New York). Col suo lavoro antinarrativo e contrario alla spettacolarità, la Brown ha rotto i tradizionali codici della rappresentazione creando un nuovo linguaggio coreografico che sara’ possibile ammirare in tutta la sua bellezza grazie al cortile unico di Palazzo Strozzi.Nel programma spiccano LeaningDuetse LeaningDuets II, sperimentazioni sull’equilibrio e il disequilibrio che troveranno poi applicazione nel suo teatro successive. Lavori in cui riluce una soffusa ironia, tratto tipico della coreografa, comune anche al brillantissimo Spanish Dance, che usa come colonna sonora la canzone Early Morning Rain nell’interpretazione di Bob Dylan, e ad Accumulation sulla musica UncleJohn’s Band dei Greateful Dead, considerata un’opera manifesto dell’estetica della Brown. Infine Sticks e Figure 8 che con le loro architetture ritmiche formali e concettuali, sono coreografie ideali per i luoghi d’arte come musei o gallerie.
Il 7 luglio, al Museo del Bargello, la compagnia proporrà il grande repertorio della coreografa, portando sul palcoscenico alcune delle coreografie più significative. Son of GoneFishin’ (1981), parte del primo ciclo di opere della Brown, UnstableMolecularStructure, caratterizzato da uno stile fluido ma imprevedibilmente geometrico. For M.G.: The Movie (1991), parte di un successivo ciclo firmato dalla coreografa che indaga i movimenti incosci, scavando nell’emozione e nel mistero scenico. Per il baroccheggiante LesYeux et l'âme (2011) Brown ha preso spunto da uno dei suoi lavori nel mondo lirico, Pygmalion, così come spiega il titolo che evoca le parole dette dalla statua nel suo prendere vita. Rouge (2011), che è una delle ultime produzioni per la quale Brown ha collaborato con l'artista visivo Burt Barr e con il musicista Alvin Curran, è un gioco che punta sull’entrare e sull’uscire dall’unisono e la sua forma semplice, è un testamento al piacere della sorpresa trovata attraverso il repertorio di Trisha.

TrishaBrown
TrishaBrown è tra i grandi coreografi del ‘900 quella che più ha reso estreme le possibilità del corpo, rivoluzionando la concezione di spazio, gravità, fluidità. Nasce ad Aberdeen, Washington nel 1936. Frequenta il Mills College di Oakland e poi si trasferisce a New York, dove inizia a lavorare a stretto contatto con grandi coreografi, come Paxton Steve e Rainer Yvonne. Erano anni di gran fervore avanguardistico, tra il Greenwich Village e SoHo, e la Brown diede il suo contributo portando la danza fuori dai teatri, sui tetti, nei giardini, nelle zone postindustriali di Manhattan. Coreografie astratte, antinarrative, spesso in assenza di musica, per le quali è stata coniata la definizione di postmodern dance. Nel 1970 fonda la sua compagnia, prettamente femminile fino al 1979. Le sue prime opere riguardano il movimento del corpo, giocando con la gravità, in spazi non idonei quali tetti e pareti. Nel 1979 inizia a lavorare in teatro con grandi artisti, trasformando ciò che era il vecchio palcoscenico, in uno spazio dove poter sperimentare le sue “creazioni” che si basano sul movimento e la fluidità del corpo. Nel 1986 la grande coreografa, si focalizza sulla musica classica, mettendo in scena coreografie che hanno come base la musica di Bach Johann Sebastian e Monteverdi Claudio. Inoltre avvalendosi della nuova musica jazz, la Brown porterà avanti un nuovo esperimento, che riguarda il movimento quotidiano che accompagnato dalla musica, acquista una notevole particolarità. Oggi la TBDC è presente regolarmente nei teatri di New York, Parigi, Londra e sempre impegnata in tournée in tutto il mondo con un ampio repertorio fatto di assoli e pezzi per piccoli gruppi ma anche di opere di grande durata impreziosite da collaborazioni con visulaartists di indiscussa fama. Nella sua carriera la pluripremiata TrishaBrown ha creato oltre 100 opere ed è stata la prima coreografa a ricevere l'ambito “MacArthur Foundation Fellowship Genius Award”.

Documenti correlati:

04/07/2014 11.27
Redazione di Met


 
 


Met -Vai al contenuto