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Redazione di Met
Florence Dance Company e Orchestra da Camera Fiorentina in Quattro Maggiore Adi Da Samraj per Vivaldi
Museo Nazionale del Bargello domenica 20 e lunedì 21 luglio 2014 ore 21.30
Museo Nazionale del Bargello 1 – 26 Luglio 2014


domenica 20 e lunedì 21 luglio 2014 ore 21.30
Florence Dance Company
&
Orchestra da Camera Fiorentina
Quattro Maggiore
Adi Da Samraj per Vivaldi

direzione artistica Marga Nativo
coreografia Keith Ferrone
musica Antonio Vivaldi (Le Quattro Stagioni)
scenografia Adi Da Samraj
costumi IndigoMillar, Dagmar Lise Pedersen
luci Laura De Bernardis
critico d’arte Giuliano Serafini
direttore orchestra Maestro Giuseppe Lanzetta
violino solista Marco Lorenzini
assistente alla coreografia Serena Ferrone
danzano Vanessa Bambi, Daniele Del Bandecca, Silvia Bertoluzza, Maurice Dawkins,
Serena Ferrone, Benedetta Francini, Jane Llaha, Ylenia Mendolicchio
Giulia Meoni, Valentina Noccioli, Giulia Novelli, Egle Pranzini



La Florence Dance Company, compagnia residente del Festival, presenta lo spettacolo “Quattro Maggiore – Adi Da Samraj, rivisitato dal coreografo Keith Ferrone proprio in occasione di questo importante anniversario del Florence Dance Festival. Per questa straordinaria edizione i danzatori saranno accompagnati dalla musica delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi suonate dal vivo da 13 elementi dell’Orchestra da Camera Fiorentina, diretta dal Maestro Giuseppe Lanzetta, con il violino solista Marco Lorenzini.
Il balletto Quattro Maggiore, che è sempre stato accolto con un successo dal pubblico e dalla critica, approda sul palcoscenico del Bargello per la sua 40° fortunata replica.
Rappresenta un completamento della coreografia originale nata grazie alla partecipazione al progetto di Adi Da Samraj (filosofo, mistico, scrittore, poeta, fotografo e artista internazionale); le opere di Adi Da Samraj, in questa edizione saranno in forma di scenografie fabbricate con l’ultima tecnologia di riproduzione artistica con un sistema d’avanguardia di retro illuminazione a luce led. La serie di pannelli della raccolta Alberti’sWindow, la Finestra di Alberti, sono stati selezionati dal critico d’arte Giuliano Serafini.
Adi Da Samraj, infatti, si è ispirato a Leon Battista Alberti, architetto filosofo matematico e artista fiorentino, inventore delle leggi della prospettiva. Quattro Maggiore, che si rivela attraverso le stagioni, dove il tempo diventa un sillogismo concettuale capace di farci “vedere” la musica e “ascoltare” la pittura, è il risultato di una serie di fortunate collaborazioni con artisti provenienti da diversi campi dell’arte, ma anche con persone, istituzioni e aziende che nel tempo hanno dato un proprio contribuito al suo sviluppo.
L’attuale titolo del balletto, Quattro Maggiore - Adi Da Samraj per Vivaldi, riflette questo accostamento fra plasticità e movimento, arte visiva e naturalmente musica, abbracciando anche l’elemento dei costumi disegnati e realizzati da Lise Dagmar Pedersen e Indigo Millar e le bellissime luci di Laura De Bernardis.
Mary Murfin Bailey, critico del Seattle Times, scrive: «Rappresentando questo balletto sullo sfondo dei dipinti di Adi Da Samraj, con le loro ottiche e complesse geometrie, si arricchisce il gioco delle coreografie di movimenti come luce dai contorni fluidi, nel senso che il balletto crea architetture visibili da molte e simultanee prospettive...»
Sono le parole dello stesso Ferrone che ci tracciano l’inusuale percorso che ha portato alla nascita di questo balletto:
“L’idea di coreografare le “Quattro Stagioni” risale ai tempi dell’università quando, insieme ai miei compagni di stanza, ascoltavamo ogni domenica mattina il 33 giri di Vivaldi... …Avevo appena iniziato lo studio della danza e sentivo che questa musica di Vivaldi stuzzicava già la mia fantasia. L’ho incontrata di nuovo qualche anno fa dopo aver letto una ‘review’ del New York Times su una nuova e audace rivisitazione diretta e suonata da Anne-Marie Sopper per la Trondhein Ensemble, una versione capace di rivalutare completamente l’impatto di Vivaldi come compositore classico ma con orizzonti favolosamente contemporanei. In quel momento, il fortunato incontro con Marco Pallanti, neo presidente del Consorzio Chianti Classico, mi ha dato la possibilità di iniziare con “l’Inverno” nuova coreografia in occasione dell’evento “Anteprima Chianti Classico” alla Stazione Leopolda nel Febbraio del 2006. Recentemente, il segretario della Fondazione Meyer, Alessando Benedetti, mi ha coinvolto in un importante progetto con l’Assessorato alla Cultura della Regione Toscana per celebrare la vita dello scomparso architetto Leonardo Savioli attraverso gli occhi dell’artista e sua compagna Flora Weichmann. L’occasione di celebrare il privilegiato cammino dell’artista insieme a Le Quattro Stagioni di Vivaldi mi hanno aperto un nuovo orizzonte: la primavera (Concerto n. 1 in mi maggiore) si è rivelata come le passioni della gioventù, l’estate (Concerto n. 2 in sol minore) come la stagione dell’amore, l’autunno (Concerto n. 3 in fa maggiore) quella creatività e l’inverno (Concerto n. 4 in fa minore) come la vita al suo compimento. L’insieme ha preso il nome “La primavera di Flora” ed è andato in scena per una serata di beneficenza per l’Ospedale Meyer al Teatro Goldoni di Firenze il 6 giugno 2009. Successivamente, l’anteprima del balletto ha avuto luogo nella seconda edizione del Mugello Dance Experience a Palazzuolo sul Senio. Contemporaneamente alla messa in scena del balletto ha preso forma l’idea di associarvi la scenografia del grande artista internazionale Adi Da Samraj dopo un incontro con Richard Quinn di Da Plastique, l’azienda con mandato di promuovere il lavoro dell’artista nel mondo. Assieme al critico d’arte Giuliano Serafini, che già in passato ha fatto sì che la nostra arte della danza si associasse con l’arte di Adi Da, abbiamo selezionato dal vasto repertorio dell’artista quattro opere che rispecchiano in pieno l’esigenza scenografica del balletto. L’attuale titolo del balletto “Quattro Maggiore” riflette questo accostamento fra plasticità e movimento, arte visiva e naturalmente musica, abbracciando anche l’elemento dei costumi disegnati e realizzati da Lise Dagmar Pedersen e Indago Millar. Il tocco finale è senz’altro l’incisivo disegno di luce di Lucilla Baroni… La mia aspirazione futura? Portare in scena il balletto accompagnato dalla musica suonata dal vivo dall’Orchestra da Camera Fiorentina di cui credo gioirebbe anche l’amico Antonio (Vivaldi) che in quest’ occasione viene completato così.

Adi Da Samraj
Nato a Long Island, New York, nel 1939, Adi Da Samraj descrive la sua gioventù come un periodo di concentrazione su due attività fondamentali: la ricerca della strada per raggiungere la verità e lo sviluppo dell'abilità di comunicare quella verità attraverso mezzi artistici (sia visivi che letterari). Da allora Adi Da ha compilato una vasta raccolta di scritti spirituali - sono oltre 60 i titoli pubblicati - ed è conosciuto come uno delle più significative guide spirituali contemporanee. La serie di opere d’arte che costituiscono il fondale di questo balletto, ciascuno con una diversa dominanza di colori caldi e freddi, sono prese da una raccolta di lavori di Adi Da Samraj, conosciuta come “Alberti’sWindow”. Questo è un chiaro riferimento all’artista e filosofo fiorentino Leon Battista Alberti, inventore delle leggi della prospettiva, che paragonava la tela del pittore ad una finestra attraverso la quale si vede la scena dipinta. I dipinti di Adi Da Samraj con le loro ottiche e complesse geometrie, arricchiscono il gioco delle coreografie di movimenti come luce dai contorni fluidi, come fisiche architetture visibili da molte e simultanee prospettive.

Florence Dance Company
Sotto la direzione artistica di Marga Nativo e Keith Ferrone, la Florence Dance Company è il risultato artistico del Florence Dance Center e corpo di ballo ufficiale del Florence Dance Festival. Composta principalmente da danzatori che hanno seguito e che seguono i corsi di formazione professionale della scuola, rappresenta il corpo produttivo del Florence Dance Festival. Dal 2002 l’attività della Compagnia è finanziata dalla Regione Toscana e dal Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e si avvale della residenza al Teatro Goldoni, concessa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, in collaborazione con la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. La scelta dei balletti da mettere in scena nasce da progetti teatrali originali di Keith Ferrone che cura la coreografia e la regia privilegiando collaborazioni artistiche fra compositori, costumisti, scenografi, videomakers, light designers e altri registi che da tempo lavorano insieme uniti da una comune concezione vitale della danza come teatro totale. Artisti di fama internazionale hanno collaborato alla realizzazione degli spettacoli della Florence Dance Company, tra i quali gli stilisti Emilio Cavallini, Alberto Lattuada, Giulia Carla Cecchi, Romano Romei e Mirko Bottai, i pittori Enrico Baj, Luigi Doni, e Giovanni Spinicchia, gli scenografi Lorenzo Ghiglia, Vladimir Kara ed Emanuele Luzzati, i compositori Stefano Maurizi, Jonathan Romeo, Maurizio Fasolo, Gian Carlo Cardini, Michael Galasso e Fabio Pianegiani gli scrittori Mario Luzi e Magdalen Nabb, il regista Ugo Chiti, i videomakers GMM, Aida, Gianni De Simone e Maurizio Baldini, i D.J. Pise e Live Jazz Base Libera, i light designers Lucilla Baroni, Paolo Magni e Gian Paol Carradori, e i gruppi musicali Pankow, Shadows Ensemble, Trio di Tirana, l’Orchestra Leopolda delle Ferrovie dello Stato e A.gi.mus. Arte.
Altre importanti collaborazioni con Il Museo Nazionale del Bargello Firenze, Polimoda, MediaEventi, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e Trenitalia hanno portato risultati sorprendenti in campi produttivi trasversali. Contribuiscono al repertorio della compagnia coreografi quali Marga Nativo, Raffaele Marinari, Brunella Baldi, Piero Leccese e altri di fama internazionale come KaroleArmitage, Igal Perry, Robert Wood e Geoffrey Cauley, con una speciale menzione all’opera di AureliosMillos, Mandarino Meraviglioso, lasciata in eredità artistica a Marga Nativo.Una caratteristica importante della produzione della Florence Dance Company è la rappresentazione dal vivo delle composizioni musicali, siano esse per singolo strumento o grande orchestra, allo scopo di mettere in rilievo la creazione “coreo-musicale” dei balletti. Durante l’anno la Florence Dance Company è impegnata anche in costruzioni coreografiche e performances meno complesse ma che conservano la consueta verve “coreo-musicale” ispirata ai lavori di artisti visivi, scultori e videomakers all’interno della rassegna mensile “EtoileToy Visual Arts Florence”, presentata in un contesto semi-teatrale negli studios del Center e replicata in spazi non canonici come, musei, gallerie, giardini, etc. Inoltre, l’esperienza teatrale, coreografica e musicale della Florence Dance Company abbraccia interventi artistici e organizzativi nell’ambito della moda, della televisione, del cinema e del turismo, oltre a Special Events nel settore della promozione commerciale.

L’ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA
Si è costituita nel 1981 per volontà del Maestro Giuseppe Lanzetta, suo attuale direttore stabile, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza del repertorio sinfonico e cameristico.
Nel giro di pochi anni l’Orchestra si è imposta all’attenzione della critica nazionale ed internazionale grazie a numerosi concerti tenuti sia in Italia per le più importanti Istituzioni Musicali, che all’estero nelle varie tournée. È costituita da circa 40 elementi in grado di strutturarsi anche in agili formazioni cameristiche: organizza concorsi nazionali ed internazionali.



biglietti – posti numerati
speciale promozione solo per
Quattro Maggiore - Adi Da Samraj per Vivaldi
euro 20,00 biglietto unico

info
055.289276 – 392.9124363
info@florencedance.org
www.florencedance.org
Prevendita
Circuito Regionale Box Office
via delle Vecchie Carceri 1, Firenze
tel. 055.210804
www.boxol.it

19/07/2014 19.13
Redazione di Met


 
 


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