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Comune di Empoli
Comune di Empoli : La pala del Pontormo torna a casa - In 150mila l’hanno ammirata alla mostra di Palazzo
Martedì 29 luglio ritrova collocazione nella chiesa di San Michele Arcangelo. La soddisfazione dell’assessore Eleonora Caponi e di Cristina Gelli


Era il 3 marzo scorso quando la pala di “San Giovanni Evangelista e San Michele arcangelo” (1518) prese la strada di Firenze, destinazione Palazzo Strozzi, per essere esposta nell’ambito della grande mostra “Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera”.
Dopo quasi cinque mesi, quella che è una delle opere più preziose e prestigiose presenti nel territorio dell’Empolese Valdelsa, torna a casa.
Martedì prossimo, 29 luglio, il dipinto di Jacopo Carucci, detto il Pontormo, ritroverà la sua sede tradizionale tornando a essere installata nella chiesa di San Michele, al centro di Pontorme. L’opera era stata staccata da quella parete solo altre due volte in precedenza: in occasione della mostra del 1986 al Convento degli Agostiniani, e nel 1994, per il quinto centenario della nascita dell’artista.
“Un grande onore questo prestito. Una grande soddisfazione per l’amministrazione aver visto – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Empoli Eleonora Caponi aver visto un’opera del nostro territorio protagonista in una mostra che ha avuto numeri di livello internazionale: 150mila i visitatori a Palazzo Strozzi. Ringraziamo chi ha curato la mostra per aver dedicato anche una collocazione di prestigio alla pala che aveva una posizione centrale in cui veniva valorizzata come merita. Si tratta di una delle assolute eccellenze artistiche del nostro territorio. Vorrei ricordare che per tutta la durata della mostra Pontormo e Rosso Fiorentino la casa dell’artista a Pontorme è stata aperta in quanto faceva parte del percorso di visita collegata alla esposizione fiorentina e che al suo interno era presenta anche l’installazione firmata da Marco Bagnoli, sempre collegata alla mostra di Palazzo Strozzi”.
“I Santi che Jacopo dipinse per gli uomini di Pontorme tornano nella loro dimora – aggiunge Cristina Gelli, curatrice della mostra ‘Pontormo e il suo seguito nelle terre di Empoli’ - dopo che migliaia di occhi, curiosi e attenti, hanno potuto ammirarli. Lì sono stati parte integrante di un percorso ordito, con sapiente cura, da Carlo Falciani e Antonio Natali, che ha narrato le divergenti vie della 'maniera' attraverso testi, tra i più poetici, di Pontormo e Rosso Fiorentino. Ho parlato di occhi curiosi e attenti, perché tali erano quelli delle persone che mi è capitato di incontrare ogni volta che ho percorso quelle stanze. Espressioni non troppo diverse da quelle di coloro che, qualche mese prima, avevano visitato la Città degli Uffizi realizzata a Pontorme”. ”Il San Giovanni Evangelista e il San Michele Arcangelo del Pontormo sono stati tra i protagonisti di quelli che vengono definiti, sbrigativamente, grandi eventi, ma che invece ci piacerebbe pensare come salde tessere di un mosaico in cui, ogni forma di valorizzazione, diventa un viatico di conoscenza e valorizzazione”.

26/07/2014 12.13
Comune di Empoli


 
 


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