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Arpat Firenze
Progetto speciale ARPAT potenziare i controlli ambientali connessi all’economia sommersa, l’elusione e l’evasione
Prima rendicontazione dell'attività ARPAT
progetto speciale
Nella nostra Arpatnews n. 70 del 4 aprile 2014 abbiamo presentato il progetto speciale teso a potenziare i controlli ambientali connessi all’economia sommersa, l’elusione e l’evasione nella nostra regione .
Il progetto, redatto da ARPAT ed approvato dalla Giunta Regionale, prevede di effettuare controlli mirati ad attività produttive e di servizio nel settore tessile, rottamazione rifiuti, vivaismo e trasporto su gomma di rifiuti liquidi presenti nel territorio toscano, con specifica attenzione all’area Centro.
Nei mesi successivi all’approvazione del progetto, dopo incontri e scambio di informazioni tra i dipartimenti ARPAT ed il settore tecnico dell’Agenzia, è stato predisposto il programma dell' attività di controllo da realizzare nel corso del 2014.
Dopo una prima rendicontazione del progetto, effettuata alla metà di luglio, è emerso che sono stati realizzati 34 controlli distribuiti su cinque province toscane (Arezzo, Firenze, Grosseto, Pisa e Prato). La maggior parte, ben 26, hanno interessato la zona Centro ( Firenze e Prato), 4 l’area Costa e 4 nell’area Sud. Nel computo complessivo sono ricomprese anche attività di vigilanza iniziate nel corso del 2013.
Per quanto riguarda i settori coinvolti, il controllo risulta avanzato nel tessile, da potenziare nei rottami e liquidi su gomma e da avviare nel vivaismo. Sono stati altresì realizzati, come da previsione, anche interventi in settori diversi dai 4 inizialmente programmati.
progetto speciale ncontrolli.jpgLa prima rendicontazione riporta che le ispezioni sono state 68 e hanno coinvolto:
37 imprese del settore tessile,
11 rottamatori,
8 ditte del settore del trasporto liquidi su gomma
12 altre attività.
Enti territoriali come province e comuni, ma anche l'Azienda Sanitaria e le Forze di Polizia (Guardia di Finanza, Guardia Forestale, Agenzia delle Dogane) hanno collaborato con il personale ARPAT.
Dai controlli effettuati sono scaturiti provvedimenti di natura diversa (sequestri, ordinanze, prescrizioni ecc).
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda il settore tessile, i provvedimenti sono dovuti ad inottemperanze alle prescrizioni nella gestione di rifiuti, ad esempio:
non corretta compilazione di formulari e registro rifiuti, mancata igienizzazione, import-export rifiuti non pericolosi (abbigliamento) in violazione del reg. CE 1013/06 costituente traffico illecito,
mancata autorizzazione o mancato rispetto della stessa per igienizzazione, mancatacompilazione del registro rifiuti per gestione rifiuti tessili costituiti da ritagli di confezioni accoppiati a carta.
Per il recupero rifiuti e/o rottami le principali motivazioni dei provvedimenti sono riconducibili a:
gestione rifiuti difforme da quanto previsto nelle prescrizioni autorizzative, ricevimento rifiuti da soggetti non iscritti all'albo, mancata sorveglianza radiometrica, assenza di autorizzazione alla gestione dei rifiuti non pericolosi RAEE, ecc.
In particolare in questo settore è emerso un “sommerso “ nella gestione dei rifiuti metallici, che venivano gestiti come materiali. Tale gestione illecita nasconde spesso anche violazioni di carattere fiscale. Gli esiti della parte di indagine inerente il fisco, non sono noti, in quanto gestiti dalla Guardia di Finanza.
Sono stati disposti anche sequestri delle attività e dei mezzi utilizzati per le attività illecite, ma la maggior parte delle volte i sequestri sono stati fatti per violazione delle norme ambientali.
Per i rifiuti allo stato liquido, le principali motivazioni dei provvedimenti amministrativi adottati hanno riguardato la gestione non autorizzata di rifiuti o con mancata comunicazione alla Provincia in situazioni in cui non vi erano caratteristiche adeguate per il ricevimento di tali reflui, stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi, in vasche interrate e fusti, da parte di ditte di autospurghi.
Nel settore della gestione dei rifiuti il mancato od irregolare tracciamento delle movimentazioni e pericoloso perchè apre la strada ad ogni possibile traffico illecito.
A seguito dei 34 controlli sono state inoltrare alla Procura della Repubblica 26 comunicazioni di notizia di reato ed in 13 casi sono state elevate sanzioni amministrative per violazioni a norme ambientali soprattutto in materia di gestione rifiuti ed emissioni in atmosfera.
Guardando ai rifiuti le violazioni principali riguardano la gestione non conforme dell’atto autorizzativo oppure la gestione non autorizzata dei rifiuti, compresa la miscelazione ed il travaso, il traffico illecito di rifiuti o l’attività organizzata per il traffico illecito.

25/08/2014 16.11
Arpat Firenze


 
 


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