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Comune di Firenze
Firenze. Riapre l’accoglienza invernale per i senza fissa dimora
Il servizio sarà in funzione fino al 31 marzo. L’assessore Funaro: “Un grande impegno che rinnoviamo per dare una risposta a un bisogno crescente”
Da stasera l’accoglienza invernale apre le porte ai senza fissa dimora. Da questa sera scatta infatti l’incremento dei posti letto predisposto nel periodo più freddo dell’anno dall’Amministrazione comunale e dall’ASP Montedomini. Si tratta di un’attività di pronta accoglienza notturna destinato a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole e donne con bambini, residenti o non nel comune di Firenze, in possesso di un documento di riconoscimento. E, confermando la scelta fatta nel recente passato, agli ospiti non viene fornito solo l’accoglienza notturna, ma anche il pasto serale e la prima colazione.
“Per il Comune si tratta di un impegno importante ma che ogni anno rinnoviamo volentieri per dare una risposta a un bisogno che negli ultimi anni è aumentato - commenta l’assessore al welfare Sara Funaro -. Una risposta che però non vuole essere soltanto un luogo dove dormire per una notte, ma che prevede azioni di intervento complementari che si concretizzano nel lavoro integrato tra i gestori ed i servizi sociali del Comune. Attraverso l’ascolto e la valutazione sociale dei bisogni della persona è possibile, infatti, in alcuni casi avviare un progetto di sostegno per un accompagnamento attivo all’inclusione”. L’assessore Funaro ricorda poi il prezioso ruolo del volontariato: “L’attività svolta dalle associazioni è davvero insostituibile. Queste realtà nel periodo invernale moltiplicano le azioni di tutela dei cittadini in difficoltà, intervenendo con la distribuzione di coperte ed attivandosi in strada per rispondere a situazioni di emergenza in collegamento con gli operatori presenti presso le diverse strutture di accoglienza. E a loro va il mio ringraziamento”.
I cittadini accedono alle strutture prenotandosi attraverso alcuni sportelli di ascolto dislocati sul territorio (presso il Centro ascolto Caritas in via Faentina e presso la stazione ferroviaria Santa Maria Novella Sportello Acisjf). Alcuni posti letto sono riservati per quei cittadini che, trovandosi in situazione di improvvisa emergenza, avessero bisogno di un ricovero di pronto intervento sociale, con una possibilità di accoglienza da uno a tre giorni. In questi casi l’accesso alle strutture è garantito 24 ore su 24.
Quattro le strutture predisposte, di cui tre gestite dalla Caritas. Si tratta della Foresteria Pertini a Sorgane (di proprietà comunale) per uomini adulti (massimo 80 posti letto); sempre destinati agli uomini adulti i posti letto nei locali della Parrocchia di Santa Maria Madre a Torregalli (struttura di Caritas) che entreranno in funzione nel caso la Foresteria Pertini non fosse sufficiente a coprire le richieste (18 posti a partire dal 3 dicembre). È invece riservata alle donne sole l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti (in una struttura messa a disposizione da Caritas): 18 posti sempre dal 3 dicembre. La quarta struttura è la Foresteria del Fuligno in via Nazionale (in uso al Comune e gestita dal Progetto Acisjf). Si tratta di camere e appartamenti per un totale di 28 posti letto destinati all’accoglienza di situazioni di emergenza di donne e donne sole con figli. Inoltre da metà novembre fino al 31 marzo sono bloccate, su richiesta dei servizi sociali, le uscite degli ospiti delle strutture ordinarie di accoglienza (breve, lunga e Ostello del Carmine).
Confermati anche i criteri di accesso alle strutture: la priorità è data alle persone che abitualmente dormono in strada di età superiore ad anni 45 o che sono in precarie condizioni di salute, indicate ai front-office dalle associazioni di volontariato. Questi utenti possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni sempre presso il front-office. In seconda istanza l’accoglienza è aperta anche a chi non rientra nei criteri indicati ma solo per 15 giorni (ripetibili) mentre i cittadini residenti possono essere accolti solo per un periodo fino a 15 giorni, non prorogabile: al termine dei 15 giorni saranno ricondotti ai servizi dei comuni di provenienza con progetti specifici. Una valutazione particolare per eventuali proroghe all’inserimento è data per quei cittadini in stato di salute precaria ed ai cittadini anziani.
I primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta il consueto contributo di 1 euro al giorno per adulti (i minori sono esentati).
Una parola infine sui dati dell’accoglienza invernale. Ogni anno usufruiscono del progetto di accoglienza invernale circa 500 persone, di queste la stragrande maggioranza sono uomini e donne sole. Il 75% circa sono cittadini stranieri. Percentuale leggermente superiore rispetto alle strutture di accoglienza ordinaria, dove la percentuale si attesta su circa il 65%. L’età media degli ospiti dell’accoglienza invernale è di 44 anni, ma gli italiani sono un po’ più anziani, come accade nelle altre strutture ordinarie. La nazionalità maggiormente presente anche per il progetto di accoglienza invernale è quella italiana, seguono i cittadini della Romania e del Marocco, in percentuali praticamente equivalenti poi le altre nazionalità del nord Africa e dell’Est Europa. (mf)

01/12/2014 17.56
Comune di Firenze


 
 


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