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Sono partiti da qualche giorno i lavori della Provincia per liberare l'alveo del Bisenzio da alberi e vegetazione infestante, fattori di forte rischio in caso di piena, ma in grado di danneggiare le sponde del fiume anche in condizioni normali incidendo sul regolare deflusso delle acque. Si tratta quindi di un intervento di messa in sicurezza approvato dalla Soprintendenza, dall'Autorità di bacino dell'Arno, dalla Regione Toscana, dal Consorzio Ombrone-Bisenzio e dai Comuni dell'area.

I cantieri riguarderanno vari tratti dalla confluenza del Bisenzio con il Fiumenta fino al fosso di Migliana, oltre che il tratto cittadino a valle di ponte Petrino fino a Gonfienti, che comprende dunque anche la zona di Mezzana. L'impresa incaricata dalla Provincia sta tagliando una serie di pioppi, anche di grandi dimensioni, che sono cresciuti con “i piedi nell'acqua”, oltre liberare il terreno da vegetazione e depositi che ne hanno consentito la crescita.

Gli alberi dentro all'alveo, che rischiano di essere abbattuti dalle piene e di ostruire la luce dei ponti, sono dannosi in ogni caso. La loro presenza, e quella delle vegetazione, devia il corso delle acque che battono contro l'argine opposto erodendolo. E' quello che è successo ad esempio all'altezza di Villa Niccolini a Gonfienti, dove l'occupazione da parte della vegetazione della sponda destra ha causato danni visibili all'argine sinistro. L'intervento naturalmente riguarda esclusivamente alberi e vegetazione che si trovano dentro l'alveo. Una volta concluso il taglio il Consorzio Medio Valdarno, con il quale la Provincia ha intrapreso un accordo specifico, provvederà a ricalibrare il letto del fiume per riportare il flusso delle acque al centro dell'alveo.