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Si è svolta sabato 2 gennaio la seconda edizione della «Caccia al Tesoro» organizzata dall'associazione civica Gente di Firenze col patrocinio del Comune di Firenze: decine di partecipanti divisi in 6 squadre hanno perlustrato il centro della città a caccia di indizi e tracce disseminati nei luoghi simbolo di Firenze, dalle botteghe di San Frediano, passando per i negozi storici di Santa Croce fino alle antiche sedi delle Arti fiorentine. A dare il via è stato Mirco Ruffilli, presidente della commissione Cultura del Q1, dalla cui sede in piazza Santa Croce è partita la competizione. Obiettivo: risalire la catena degli indizi e vincere la caccia. Ma soprattutto riflettere sul lavoro, sulla sua assenza o sul suo potenziale inespresso.
«L'iniziativa – sottolinea il portavoce di Gente di Firenze, Lapo Cecconi – aperta a tutti, è stata un momento informale di divertimento, ma sopratutto un modo per dialogare con i cittadini, per informarli e coinvolgerli su tematiche che li riguardano da vicino come il lavoro. Una conquista la cui riscoperta può passare anche da un'appagante immersione nei tesori nascosti della nostra città. Si tratta di un tema caro a Gente di Firenze, insieme ad altre questioni come la vita dei quartieri, il destino degli spazi urbani inutilizzati e le politiche a favore dei giovani imprenditori. Temi su quali l'attenzione dell'amministrazione e della città deve restare sempre alta».