Comune di Empoli
Quarant’anni fa l’uccisione di Falco e Ceravolo
La messa alla Madonnina del Pozzo e la cerimonia al commissariato. Barnini: «Ancora oggi comprendere le ragioni del terrorismo, reagendo e vincendo la paura». Oltre al sindaco di Empoli numerose le autorità e i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti
Si è svolta questa mattina, sabato 24 gennaio 2015, la commemorazione dell'uccisione di Leonardo Falco e Giovanni Ceravolo, rispettivamente brigadiere e appuntato della polizia di stato, e del grave ferimento di Arturo Rocca, appuntato della polizia di stato scomparso qualche anno fa.
Si è trattato del 40° anniversario di quella tremenda pagina che ferì la città di Empoli e la sua comunità. Era il 24 gennaio 1975 quando Falco, Ceravolo e Rocca rimasero vittime del terrorista Mario Tuti, durante una perquisizione effettuata a casa dello stesso Tuti e condotta nell'ambito di un'inchiesta sul Fronte nazionale rivoluzionario, una delle sigle del terrorismo neofascista.
Alla cerimonia di oggi erano presenti numerose autorità locali, tra cui il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, il questore di Firenze, Raffaele Micillo, i rappresentanti delle forze dell’ordine e della Prefettura di Firenze con il viceprefetto vicario Antonio Lucio Garufi, oltre ad alcuni familiari delle vittime tra cui Gabriella Falco e Marco, figlia e nipote di uno dei poliziotti caduti.
Il mondo istituzionale era rappresentato dai parlamentari di area, la senatrice Laura Cantini, e il deputato Dario Parrini, oltre all’assessore regionale Vittorio Bugli, presente anche l’ex onorevole Alberto Fluvi.
Presenti anche Francesco Zunino, dirigente del commissariato di pubblica sicurezza, Giuseppe Pontillo, comandante della Compagnia Carabinieri di Empoli, il comandante della compagnia della Guardia di Finanza empolese Francesco Parodi, il comandante di stazione carabinieri locale Giuseppe Carfora, il comandante della polizia stradale di Empoli Fabrizio Vignoli, la comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa Annalisa Maritan, rappresentanti dei vigili del fuoco, di associazioni di ex appartenenti alle forze dell’ordine, ex comandanti oggi in pensione dei vari corpi. Fra i presenti alla santa messa e poi alla cerimonia commemorativa anche il questore di Pistoia Salvatore La Porta, in passato dirigente del commissariato empolese, Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate nazionale, Simone Campinoti, presidente di Confindustria Empolese Valdelsa, rappresentanti delle Misericordia di Empoli.
Dopo la santa messa, officiata dal cappellano della polizia di stato di Firenze monsignor Rosario Palumbo nella chiesa della Madonna del Pozzo, il corteo, accompagnato anche dal gonfalone della Città di Empoli, ha raggiunto il commissariato di polizia di Empoli, dove di fronte alla scultura commemorativa in marmo, donata dall'artista Gino Terreni, è stata deposta una corona alla lapide dei caduti.
IL SINDACO - «Ci troviamo qui a ricordare un fatto gravissimo che colpì tutta la nostra comunità empolese – ha detto il sindaco di Empoli Brenda Barnini - . Non fu soltanto un episodio che cambiò la vita alle famiglie e agli operatori delle forze dell'ordine dell’epoca, private dei loro cari e di due agenti che stavano facendo il proprio dovere, fu un’offesa alla nostra città. Il risultato di un clima, anche e soprattutto politico, che caratterizzava quegli anni cosiddetti di piombo per una forte presenza di terrorismo. A maggior ragione oggi, in cui il terrorismo si presenta sotto altre forme, altre vesti, magari non così vicino a noi, ha ancora più senso capire cosa effettivamente attraversava la mente di alcuni nostri concittadini per provare anche a reagire alla paura e al terrore di questi giorni».
24/01/2015 15.52
Comune di Empoli