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Comune di Tavarnelle Val di Pesa
Il sindaco di Tavarnelle parlerà in Senato come portavoce dei sindaci contro l’Imu agricola
Sarà al fianco di Moreno Gentili, vicedirettore di Legautonomie Toscana. Il sindaco David Baroncelli: “coglierò questa opportunità importantissima per far capire quanto la tassa sia ingiusta e dannosa per l'agricoltura, settore fondamentale della nostra economia”
E’ stato scelto a rappresentare i sindaci che non ci stanno con l’applicazione dell’Imu agricola, la nuova tassa sui terreni agricoli che per la prima volta, in base ad una rilevazione dell’Istat, dovrà essere pagata dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli nei Comuni di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d'Elsa. David Baroncelli, primo cittadino di Tavarnelle, nonché presidente dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, è stato convocato a Roma, per essere ascoltato in Senato della Repubblica, nell’ambito della sesta Commissione Finanze e Tesoro, proprio in merito al decreto legislativo sulle misure urgenti in materia di esenzione Imu agricola. Il sindaco è atteso in Senato martedì 10 febbraio alle ore 14,30 e sarà al fianco di Moreno Gentili, vicedirettore di Legautonomie Toscana.

“Coglierò – commenta il sindaco chiantigiano – questa importantissima opportunità – per esprimere la mia netta contrarietà all’introduzione di una tassazione che trovo ingiusta e gravemente penalizzante, a discapito di un settore, l’agricoltura, che costituisce una parte importante della nostra economia e che da secoli plasma la bellezza del paesaggio toscano”. “Come si può pensare - aggiunge il sindaco - di togliere ossigeno ai nostri agricoltori, dagli imprenditori di medie dimensioni ai coltivatori diretti che vivono di agricoltura, investono sull’agricoltura, riuscendo con tanti piccoli risparmi a renderla fonte di reddito?”.

Fino al 2013 l’Imu agricola esentava i territori chiantigiani perché inseriti in una specifica fascia altimetrica; da ora in poi, poiché l’Istat non ha inserito i Comuni di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa nella lista dei Comuni montani, il tributo dovrà essere versato da tutti i proprietari di terreni agricoli residenti nei territori, dai piccoli appezzamenti alle proprietà più estese. Nel 2014 il pagamento avveniva parzialmente ed era a carico dei cittadini non imprenditori agricoli e non coltivatori diretti. “Dal 2015 – continua il sindaco – la tassa dovrà essere versata da tutti e l’importo, sulla base del valore dei terreni, potrà raggiungere diverse migliaia di euro”.

A titolo esemplificativo si riporta di seguito uno schema degli importi relativi alle diverse tipologie di contribuenti.
Imprenditori agricoli e coltivatori diretti che pagano per la prima volta da giugno 2015:
1) Azienda agricola di piccole dimensioni € 550 all'anno (Imu agricola annua) colture miste (che hanno colture non specializzate, ovvero non prevalentemente vigneti o uliveti).
2) Azienda agricola di medie dimensioni € 3000 all'anno (Imu agricola annua) colture miste.
3) Azienda grandi dimensioni € 10.000 all'anno (Imu agricola) colture miste (es. bosco, seminativo, vigneto, uliveto, pascolo).
4) Piccolo imprenditore agricolo paga circa €. 40 all'anno all’ettaro per colture specializzate tipo vigneto/uliveto. Il costo varia a seconda della destinazione del terreno: es. il vigneto paga molto di più di un seminativo.

08/02/2015 17.24
Comune di Tavarnelle Val di Pesa


 
 


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