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Redazione di Met
Rete Pas sulla riva destra d’Arno
Dalla prima conferenza dei servizi della Fondazione Pubbliche Assistenze il via a due nuovi ambulatori a Campi Bisenzio e Novoli. Il sostegno della regione con il vice presidente Stefania Saccardi

Arriva sulla riva destra d’Arno, da Firenze a Campi Bisenzio il circuito sanitario di rete Pas, il marchio sotto il quale la Fondazione delle Pubbliche Assistenze gestisce il primo network di centri medici del no profit in Toscana. Domani mattina, alla presenza del vice presidente della Regione Stefania Saccardi, in occasione della prima conferenza dei servizi della Fondazione Pas che si svolgerà al Centro Spazio Reale di San Donnino, Giovanni Militello ed Elio Nardi, rispettivamente presidenti delle Pubbliche Assistenze di Campi Bisenzio e di Peretola (in tutto quasi ventimila soci aderenti ) sigleranno l’accordo con la Fondazione per l’apertura, entro il 2015 di due nuovi presidi ambulatoriali del circuito Pas, uno a Novoli e l’altro a Campi Bisenzio.
L’accordo avverrà oltre che alla presenza del vice presidente della Regione anche del sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi e del Presidente del quartiere 5 di Firenze, Cristiano Balli, di un’area complessiva quindi che include Peretola, Le Piagge e Novoli, densamente abitata in cui l’obiettivo della Fondazione è quello di introdurre un profilo tariffario calmierato per le prestazioni specialistiche con standard di qualità elevati. Proprio questo tipo di progettualità in aderenza ai bisogni dei singoli territori ed in collaborazione con la Asl e le amministrazione comunali, è il tema su cui gli operatori e gli interlocutori istituzionali della Fondazione Pas rifletteranno durante la conferenza dei servizi a meno di tre anni dalla sua costituzione. “Siamo nati nel 2011 dall’unione di tre associazioni – spiega il presidente della Fondazione Mario Pacinotti- che affondano radici solide nel dna della Toscana, l’Humanitas di Scandicci, l’Humanitas di Firenze e la Croce Azzurra di Pontassieve ed in questi territori operiamo già con i nostri cinque presidi ambulatoriali. E adesso cresciamo ancora abbracciando anche la Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio e quella di Peretola e soprattutto condividendo con la cittadinanza un disegno organico di assistenza sociale e sanitaria per evitare duplicazioni di servizi e atteggiamenti speculativi sulla salute. I nostri modelli di riferimento sono essenzialmente: quello dell’integrazione e concertazione sui bisogni con il servizio pubblico e quello della mutualità fra i nostri soci”. Proprio su quest’ultimo tema, quello della mutualità che è centrale nelle nuove politiche sanitarie la Fondazione, che nei giorni scorsi ha svolto un intenso lavoro preparatorio sugli argomenti centrali della conferenza dei servizi, ha aperto un tavolo di riflessione congiunta con il mondo della cooperazione bancaria ed in particolare con Chianti Banca che assicurerà l’intervento del dr. Sandro Turina, uno dei massimi esperti di mutualità a livello nazionale.
Con il nuovo protocollo di intesa i soci delle Pubbliche Assistenze che fanno riferimento alla Fondazione sfiorano le 100.000 unità; gli operatori che vi lavorano a vario titolo sono oltre 250, con una crescita dimensionale che in questi anni è stata particolarmente accentuata. La Fondazione, fra i propri fini ha quello di sostenere progetti etici delle Pubbliche Assistenze (come la realizzazione a Scandicci di una casa di accoglienza per il “Dopo di noi”) e nei prossimi giorni, con le amministrazioni comunali, verranno definiti i progetti di solidarietà per le nuove aree di attività.

19/02/2015 10.46
Redazione di Met


 
 


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