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Comune di Tavarnelle Val di Pesa
Cittadini protagonisti insieme ai sindaci nella battaglia civile contro Poste
Iniziativa organizzata dalla Filarmonica e dalla Pro Loco di San Donato. I sindaci: “arriveremo ad organizzare azioni di protesta più eclatanti”
Cittadini di San Donato, Tavarnelle e Marcialla scendono al fianco dei sindaci per sostenere e dare ulteriore slancio alla battaglia civile intrapresa contro la volontà di Poste spa di chiudere gli uffici di Marcialla, San Donato e La Romola. In tanti l'altra sera hanno aderito all’appello del Circolo La Filarmonica Giuseppe Verdi di San Donato e della Pro Loco ad unire voci e azioni di protesta contro il piano di ridimensionamento che, secondo i dati in possesso delle amministrazioni comunali, ha predisposto la chiusura degli sportelli chiantigiani a partire dal 13 aprile.

“Se per Poste siamo un solo numero – ha detto Maurizio Bertini - un piccolo numero da spazzare via, facciamo almeno in modo che questo numero diventi un passivo per l’azienda che quest’anno ha rilevato un miliardo di euro di utile e non versa certo in uno cattivo stato di salute finanziaria; togliamo tutti i libretti da Poste, mettiamo mano al loro portafoglio, solo così forse possiamo sperare di ricevere un segnale di attenzione”. Sono queste alcune delle proposte emerse dal dibattito che ha messo al centro l’emergenza relativa ai tagli di Poste.

“Con la chiusura annunciata del bandone di San Donato ci lascia l’ultimo presidio rimasto, simbolo dello Stato, nella nostra frazione – commenta Filippo Ninci, presidente della Filarmonica – un governo che si fa vivo solo quando dobbiamo fare il nostro dovere come contribuenti o che ci chiede di farci belli agli occhi dei turisti, Poste ha colpito con la benda sugli occhi territori rurali come il nostro dove risiedono tanti anziani e non mancano criticità importanti come quella del trasporto pubblico, territori che si reggono in alcuni casi sulla sola forza del volontariato, la nostra idea è quella di consegnare ufficialmente le centinaia di firme raccolte direttamente ai rappresentanti di Regione, Anci Uncem e Poste e agli amministratori comunali in occasione di una serata di cui stiamo definendo la data”.

Ulteriori azioni di protesta sono quelle cui stanno pensando anche i sindaci del Chianti. Per il primo cittadino di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi “dopo il ricorso al Tar, se le voci continueranno ad essere inascoltate, arriveremo ad organizzare iniziative di contestazione ancora più eclatanti, coinvolgendo le rappresentanze parlamentari”. A rincarare la dose il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli. “Si tratta di un danno enorme sociale ed economico, gravissimo che nel nostro caso va ad interessare una popolazione complessiva pari a 3mila abitanti, residenti in aree decentrate distanti fra loro e rispetto al capoluogo; continuiamo ad invitare il governo Renzi ad intervenire in maniera diretta e immediata sulla questione per ridurre l'impatto sociale e i danni che inevitabilmente subiranno i nostri territori soprattutto sul piano sociale”.

06/03/2015 11.27
Comune di Tavarnelle Val di Pesa


 
 


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