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Comune di Tavarnelle Val di Pesa
San Donato, sportello in chiusura. Il sindaco Baroncelli: "mi sento preso in giro da Poste"
"Continueremo con ogni mezzo a nostra disposizione e nel rispetto della legge a tutelare le vere esigenze delle nostre comunità"
“Una lettera che parla del nulla o peggio ancora ignora su tutti i fronti le mie richieste e cade in evidente contraddizione quando ostenta capillarità del servizio e nello stesso tempo evita accuratamente ogni riferimento alle problematiche di San Donato, come se San Donato nella geoeconomia di Poste fosse una località fantasma; la lettera che allude alla chiusura dello sportello della nostra frazione potrebbe essere stata scritta in riferimento ad un qualsiasi ufficio postale in fase di dismissione, un numero tra tanti al quale Poste guarda con una disarmante cortese indifferenza”. Infuria la rabbia del sindaco di Tavarnelle David Baroncelli sulla cui scrivania spicca una lettera firmata dal direttore di filiale Sonia Focacci che conferma la decisione di intervenire con la chiusura dell’ufficio postale di San Donato in Poggio, uno dei tre inseriti nel piano di ridimensionamento voluto dal gestore del servizio pubblico prossimi a calare il bandone.


“Mi sento preso in giro – continua il sindaco - prima il silenzio assoluto per settimane, nonostante i frequenti segnali di contestazione e le azioni di protesta concreta messi in piedi dalle amministrazioni comunali e dai cittadini del Chianti, una delle aree della Toscana più colpite dai tagli, poi un incontro, tenutosi lo scorso 10 febbraio, e per concludere una cortese e fredda ‘liquidazione’ in cui si dice che Poste Italiane “è da sempre impegnata a preservare la propria presenza capillare e che il piano di riorganizzazione è finalizzato ad assicurare una maggior equilibrio tra l’offerta di servizio e l’effettiva domanda”. “Come si fa a spiegare ai mille abitanti di San Donato - prosegue il sindaco – che per Poste il concetto di capillarità ha un significato che non sta né in cielo né in terra perché vuol dire ridurre ai minimi termini un servizio, come è successo a San Donato in Poggio, dove l’ufficio da alcuni anni assicura a malapena un part time, fino alla sua completa eliminazione”.


Nel comunicare la decisione di chiusura Poste fa riferimento anche ad un progetto che mette in campo servizi digitali. “In realtà Poste - continua il sindaco -non conosce minimamente il punto di equilibrio tra offerta e domanda del nostro territorio perché non ha idea di quali siano le problematiche più cruciali delle aree chiantigiane: siamo sicuri che il postino telematico sia la risposta giusta alle esigenze della nostra popolazione, una comunità composta da tantissimi anziani che non sa usare e probabilmente non ne è neanche in possesso di un pc o mezzi informatici? Pacchi e servizi ecommerce, Postepay, ricariche delle carte prepagate sono servizi che nelle zone rurali come le nostre attecchiranno più lentamente perché chi oggi usufruisce dei servizi postali ha il profilo di un over 65 che ha difficoltà a spostarsi anche per le annose problematiche legate ai trasporti presenti nel Chianti e vuole poter accedere al proprio libretto o deposito risparmi con tutti i confort del caso, quelli che lo hanno convinto ad aprire un conto presso Poste”. “Mi fa sorridere anche il passo della lettera che parla delle nuove opportunità proposte agli anziani e del servizio attivato proprio in loro favore, ovvero il libretto di risparmio elettronico – conclude il sindaco – considerato che Poste non viene incontro a nessuna delle nostre richieste noi non tratteremo su nulla e continueremo con ogni mezzo a nostra disposizione e nel rispetto della legge a tutelare le vere esigenze delle nostre comunità che conosciamo perché le condividiamo, ogni giorno, insieme a loro”.

13/03/2015 12.35
Comune di Tavarnelle Val di Pesa


 
 


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