Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Unione Comuni Valdarno Valdisieve
Uno scoppio del carro in grande per i 100 anni del comune di Rufina
La tradizione si ripete ogni sabato di Pasqua a mezzanotte da 78 anni
Uno spettacolo ancora più bello e più ricco, per celebrare i 100 anni del Comune di Rufina. Come consuetudine anche quest’anno alla mezzanotte del sabato di Pasqua in Piazza Umberto I a Rufina ci sarà Lo Scoppio del Carro. L’appuntamento, per la precisione, è per la notte tra sabato 4 e domenica 5 aprile, alle 24 precise in piazza Umberto I , l’evento è organizzato dal Comitato per lo Scoppio del Carro in Rufina.
Per celebrare l’arrivo della Pasqua tutto il paese si riunisce in piazza, per aspettare la partenza di questo particolare “carro”, il perfetto funzionamento di quest’ultimo, in passato significava un’annata di buon raccolto. Attualmente invece lo Scoppio del Carro, è solo un bellissimo spettacolo di fuochi e colori che illumina la notte del sabato santo e i primi minuti del giorno di Pasqua. Quest’anno i fuochi d’artificio che illumineranno la notte saranno ancora più belli per celebrare il centenario del comune rufinese, un motivo in più per recarsi nel paese della Valdisieve ad assistere a questa storica cerimonia.
Le origini di questa manifestazione risalgono al 1937, quando un gruppo di cittadini rufinesi inventarono un rudimentale “marchingegno” chiamato Berta (dal nome dell’attrezzo dei fabbri per schiacciare le barre di metallo incandescenti) che tramite un particolare procedimento faceva scoppiare un primitivo petardo, con conseguente forte rumore udito da tutto il paese. Nel 1946 la Berta divenne ufficialmente “lo Scoppio del carro” il “marchingegno” usato divenne sempre più sofisticato con la comparsa della “colombina” di carta pesta, accesa all’altezza dell’altare della Chiesa di San Martino, che grazie ai razzi arrivava verso il carro e, una volta accesi i fuochi e ripartiva per la chiesa.
Il carro attuale trova spunto da un disegno presente nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze che risale alle metà del ‘600, ed è impreziosito da pitture che rappresentano il Cristo Risorto, San Martino patrono di Rufina e vedute del territorio Rufinese.
Uno spettacolo da non perdere anche per i suoi risvolti storici e legati alla tradizione della comunità rufinese, ma anche per i suggestivi fuochi d’artificio che quest’anno saranno ancora più belli.

01/04/2015 11.12
Unione Comuni Valdarno Valdisieve


 
 


Met -Vai al contenuto