Redazione di Met
Sindacati: "La situazione delle Province e delle città metropolitane è critica"
Lettera a Governo, Anci e Upi. "Difficilmente gli enti potranno sopportare i tagli prospettati a partire da gennaio 2015"
Cgil, Cisl e Uil ritengono critica la sitazione di Province e Città Metropolitana ed hanno scritto a Governo, Anci e Upi sostenendo che difficilmente gli enti potranno sopportare i tagli prospettati a partire da gennaio 2015.
Questo il testo della lettera:
Al Ministro Pubblica Amministrazione
Marianna Madia
Al Sottosegr. Min. Affari Regionali
Gianclaudio Bressa
Al Presidente della Conferenza Regioni
Sergio Chiamparino
Al Presidente dell’Anci
Piero Fassino
Al Presidente dell’Upi
Alessandro Pastacci
Oggetto: Riordino Legge 56/2014 - attivazione tavolo di confronto
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in relazione al riordino istituzionale delle autonomie locali in
corso, nonché a seguito degli effetti che su di esso sta producendo la legge di stabilità 2015, ritengono
fortemente critica l'attuale situazione delle Province e Città Metropolitane, che difficilmente potranno
sopportare i tagli prospettati a partire da gennaio 2015.
Infatti, il sovrapporsi al processo di riordino dei tagli lineari dei costi successivamente introdotti dalla
legge di stabilità 2015, nonché i ritardi accumulati dal Governo e dalle regioni sull'originario
cronoprogramma, rischiano di compromettere i servizi ora sovrintesi dalle Province e città metropolitane,
come pure il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali attualmente in essere.
Dopo oltre un anno dall'approvazione della Legge Delrio, ancora nessun concreto trasferimento di
funzioni è stato materialmente realizzato ed ogni giorno di ritardo comporta dei negativi effetti: per gli Enti
di area vasta che, inesorabili, si avviano al dissesto finanziario; per i cittadini, progressivamente privati di
servizi essenziali e, in ultimo, per i lavoratori del sistema che rischiano il loro posto di lavoro oppure,
nella migliore delle ipotesi, il mancato riconoscimento delle loro competenze nell'ambito dei processi di
riordino.
Con la manifestazione unitaria di sabato 11 aprile, che ha visto migliaia di lavoratori scendere in
piazza per rappresentare le loro fondate preoccupazioni, le organizzazioni sindacali hanno dato ancora
una volta al Governo il segnale che occorre accelerare sull'attuazione del riordino e che esso non può
prescindere dal previsto confronto con le organizzazioni sindacali, da realizzarsi possibilmente a latere
dei lavori degli Osservatori nazionale e regionali, dei quali non sempre le scriventi sono poste a
conoscenza se non in via occasionale.
Per tali ragioni chiediamo che sia convocato urgentemente un tavolo di confronto tra tutti i soggetti
coinvolti dal processo.
Nel frattempo la nostra mobilitazione continua con le forme di protesta opportune per rimettere al
centro della riforma le garanzie per i cittadini e per i lavoratori.
FP CGIL
Rossana Dettori
CISL FP
Giovanni Faverin
UIL FPL
Giovanni Torluccio
21/04/2015 13.51
Redazione di Met