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Con una simpatica capigliatura di lana Orgaldo strabuzza gli occhi e tiene la bocca ben spalancata: ogni occasione è buona per abbuffarsi di organico. King, più serio e altero, è il re del multimateriale, sempre pronto a divorare rifiuti e imballaggi di plastica che non servono più. Di rifiuti che diventano risorsa grazie alla creatività dei bambini, ne sanno qualcosa i due nuovi contenitori che gli studenti della scuola primaria di San Donato in Poggio, al fianco delle loro maestre, hanno realizzato usando oggetti usati e nello specifico contenitori ed erogatori di acqua da ufficio donati da un’azienda del territorio.
Tutte le classi della scuola primaria di San Donato ne hanno almeno un paio. Ispirati da un corso di educazione ambientale per la costruzione di oggetti attraverso il riuso dei rifiuti, promosso dal Comune di Tavarnelle e curato da Quadrifoglio, gli allievi si sono impegnati nel decorare i bidoncini dando vita a dei veri e propri personaggi che con loro condividono il percorso virtuoso del rifiuto. “I bambini conoscono le regole e le sanno applicare alla perfezione – commentano gli insegnanti della scuola primaria di San Donato – questa iniziativa è nata come un’attività in grado di fornire ogni classe di qualcosa di poco ingombrante per il conferimento della differenziata, un’occasione per continuare a lavorare all’interno della scuola sulla sensibilità, già spiccata, dei bambini verso le tematiche ambientali e sulla loro conoscenza del percorso virtuoso del rifiuto”. Altro impegno del Comune di Tavarnelle, teso a dare continuità alla funzione didattica del rispetto per l’ambiente e del valore della sostenibilità ambientale, è l’adesione alla campagna nazionale contro lo spreco alimentare. “Nell’ambito dell’iniziativa Puliamo il mondo – aggiunge l’assessore all’Ambiente Marco Rustioni – abbiamo acquistato delle piccole borse costituite di un particolare materiale che preserva il cibo con l’intento di dotare le scuole del nostro territorio di uno strumento che inviti e permetta ai bambini di evitare di buttare via prodotti integri del menù scolastico come la frutta, lo yogurt o cibi simili”.