Umoristica, libera, disincantata. Alla musica di Antonio Ballista piace divertirsi in un gioco altalenante di rimandi e registri diversi e contrapposti. Indossa le ali della poesia di Palazzeschi, si nasconde dietro la realtà drammatica di Rossini, ride e allude con Satie, parla anglofilo nellao stile caro a Debussy, diventa irragionevole, demenziale con Slominsky, si esibisce sul palcoscenico dell'assurdo ispirandosi a Castaldi. Un viaggio all'insegna della libertà dalla costrizione e dell'abbandono al piacere capriccioso. “E lasciatemi divertire”. Lo dirà con note d'autore il pianista e direttore d’orchestraAntonio Ballista che oggi, sabato 6 giugno alle ore 21,15 nella Chiesa di San Biagio accanto all'abbazia millenaria di Badia a Passignano, terrà il concerto di apertura del “Festival di Pentecoste”, la kermesse di respiro internazionale, promossa dagli Amici della Musica con il patrocinio dell’Unione comunale del Chianti fiorentino. Cultura e sacralità è il doppio filo cui si ispira il festival giunto alla ventinovesima edizione. La grande musica rinasce ancora una volta dall’alchimia di suoni che coniuga arte, storia e musica classica e torna a riecheggiare tra le navate della Pieve di San Pietro in Bossolo e della chiesa di San Biagio, nel Comune di Tavarnelle. Ventinove stagioni di musica di alto livello caratterizzate negli anni dalla presenza di alcune delle più celebri bacchette della storia della musica: i maestri Zubin Mehta, oggi presidente d’onore della kermesse, Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini e Myung Wun Chung.
Una curiosità senza confini e una concezione estetica della musica, indipendente dal genere di appartenenza. Ce la metterà tutta il pianista milanese, alle soglie degli 80 anni, amico di Bruno Canino con il quale suona in duo dal 1953, a portare nel Chianti questa sua nota e acclamata sensibilità e originale capacità interpretativa.
“E lasciatemi divertire”, a Badia a Passignano quale sarà il suo divertissement?
Senza dubbio la commistione di generi che per me possono convivere e devono essere esplorati a più livelli . I miei approfondimenti musicali lo dimostrano, ho effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta.
Come direttore d’opera ha debuttato al teatro dell’Opera di Roma con “Gilgamesch” di Franco Battiato. In realtà la sua lunga carriera è costellata di collaborazioni con artisti di spicco nel panorama musicale internazionale.
La mia sua passione per la letteratura liederistica mi ha portato a collaborare con grandi artisti come Roberto Abbondanza, Magdalena Aparta, Anna Caterina Antonacci. Un rapporto quello con gli artisti, cantanti, attori e danzatori, di cui mi sono gradualmente alimentato. E' trentennale il mio sodalizio con Paolo Poli, ed altrettanto importanti sono le collaborazioni con gli attori Gianni Agus, Arnoldo Foà, Monica Guerritore, Ottavia Piccolo, Toni e Beppe Servillo, Franca Valeri, Milena Vukotic e Peter Ustinov e le danzatrici Marga Nativo ed Elisabetta Terabust”.
Antonio Ballista ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Philadelfia e Cleveland e la New York Philarmonic.
Il Festival di Pentecoste prosegue domani domenica 7 con il ‘dialogo’ tra David Bellugi (flauto dolce) e Ivano Battiston (fisarmonica). Il 13 sarà di scena l’esibizione “pianoforte a quattro mani” con Chiara Opalio e Alberto Miodini. La rassegna si chiude con un evento di richiamo internazionale previsto il 14 quando ad esibirsi sarà il Quartetto Lyskamm. Inizio concerti ore 21,15. Il programma delle serate prevede l’esecuzione di alcune delle più celebri pagine della grande musica composta a cavallo tra il diciassettesimo e il ventesimo secolo.
Info: www.amicidellamusicatavarnelle.it,
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