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Comune di Firenze
Battesimo in mare per i ragazzi e le ragazze dell’Acqua project Firenze
Nicola Armentano (PD): “Professionalità, passione, coraggio sono le tre parole che descrivono al meglio questa iniziativa”
Grazie ad Acqua project Firenze, e al suo innovativo progetto di didattica subacquea rivolto a ragazzi e ragazze affetti da varie disabilità motorie e cognitive, e dopo il periodo di apprendimento della didattica nella piscina dell’unità spinale di Careggi, si è svolto ieri il tanto aspettato battesimo in mare nelle acque di Antignano.

Anche quest’anno, questo gruppo di appassionati e volontari, sono riusciti, sebbene con le difficoltà di tutti nel trovare fondi e sponsor, ad arrivare alla 7° edizione del progetto PES, che ha coinvolto 13 tra ragazzi e ragazze con problemi cognitivi, motori, sensoriali.
Professionalità, passione, coraggio sono le tre parole che descrivono al meglio questa iniziativa.

Il coraggio di affermare la bellezza della diversità, coinvolgendo questi ragazzi in un’esperienza che sebbene avesse potuto suscitare le critiche dei più, proprio per i rischi anche intrinseci dell’ambiente acquatico che è quello della subacquea, si è rivelata un successo.

C’è stato il coraggio di oltrepassare e vincere le resistenze e i pregiudizi, a volte creati dalle famiglie stesse che, nel tentativo di tutelare i propri ragazzi tendono ad isolarli, costruendogli intorno un muro di solitudine.

La passione, con volontà e tenacia, ha permesso la creazione di una metodica di insegnamento dedicata, con la soddisfazione ed il successo di numeri ogni anno crescenti.
La professionalità di istruttori subacquei esperti e pazienti, virtù fondamentale in questi casi, di operatrici psicopedagogiche che hanno affiancato ragazzi e famiglie.

Tutto questo ha permesso lo sviluppo di una didattica vincente in grado di unire le varie associazioni di ragazzi con diverse problematiche motorie e cognitive, già questo un traguardo ammirevole, che ha visto rinunciare anche se per poco le varie associazioni alla propria autonomia, spesso atto complicato a favore di un progetto unico e condiviso, segnale di grande apprezzamento dell’iniziativa che sicuramente è energia vitale per i promotori del progetto capace di abbattere le barriere di quella normalità, per noi banale, ma che per loro sembra spesso inaccessibile.

Ecco come lo sport riesce dove altri falliscono perché lo sport è Unione, è affiatamento ma soprattutto uguaglianza.
Lo sport davvero come mezzo per favorire la coesione sociale, l’autonomia e la piena integrazione della persona.

Il progetto è stato frutto di un lavoro d’insieme fra le istituzioni: l’amministrazione comunale di Firenze, l’assessorato allo sport e le associazioni del territorio, la Cotafi cooperativa di taxisti fiorentini, che hanno accettato di essere parte attiva all’iniziativa fortemente sostenuta dalla vicinanza di consiglieri comunali, del Partito Democratico di questa città proprio seguendo il dettato di don Milani: la politica è camminare insieme e, io aggiungo, è sorridere insieme, gioire insieme a chi spesso fa fatica a farlo. Uno dei nuovi membri dell’associazione ieri testimoniava: “Mi basta vedere i sorrisi di questi ragazzi per tornare a casa felice e pieno di gioia”.

Se il sorriso di questi ragazzi è la più grande soddisfazione che gli operatori si portano con loro, il nostro impegno non potrà prescindere dal continuare a darglielo.

29/06/2015 15.56
Comune di Firenze


 
 


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