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Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Il nuovo sito del Centro Pecci parla anche cinese
Dialogo a livello cittadino fra le due collettività
Sezione in cinese sul sito del Museo Pecci
Un museo d’arte contemporanea oggi deve confrontarsi col suo tempo, con le grandi trasformazioni sociali, geopolitiche, territoriali, tecno-scientifiche e filosofiche sia su scala locale sia globale. L'arte non può parlare solo a pochi iniziati, ma deve poter comunicare a un largo pubblico, sia a livello locale che globale.

Per questo il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, in attesa della sua riapertura il 16 ottobre 2016, dopo aver esteso il dibattito sul suo nuovo sito Internet online da inizio marzo, intende avviare un nuovo percorso di coinvolgimento della comunità cinese e della sua cultura che ha radici antiche ma guarda con attenzione anche alle arti del nostro tempo.

Il primo passo è stato la traduzione in lingua cinese dei contenuti fondamentali del nuovo sito web: le parti che riguardano la mission, la storia, la collezione del Centro, ma anche le informazioni di servizio ed alcune anticipazioni della mostra inaugurale, tra cui la recente intervista all'artista cinese Qiu Zhijie.

Si tratta di una soluzione strategica per avvicinare, in un contesto di integrazione e di coinvolgimento, anche la comunità cinese della città di Prato a quella che è la storia del Centro e della più ampia realtà artistica italiana, in continuità con il lavoro svolto negli ultimi due anni in favore di un sempre maggiore radicamento sul territorio e di un crescente dialogo a livello cittadino fra le due collettività, proseguendo il cammino iniziato con il primo incontro al museo nell'ottobre del 2014.

È possibile visitare la versione cinese del sito su http://centropecci.it/zh

27/05/2016 21.53
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci


 
 


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