Ordine degli Architetti
Loggia Isozaki, gli architetti: "progetto va realizzato, rispettare esito del concorso"
Come Ordine, siamo convinti che il progetto di Arata Isozaki dovrebbe essere realizzato senza se e senza ma
“Consultazioni di vario tipo sul progetto di Isozaki sono già state fatte in passato, per poi essere strumentalizzate. Adesso, a distanza di quasi vent'anni dal concorso di progettazione internazionale vinto dalla Loggia disegnata dall'architetto giapponese, sarebbe invece più opportuno che qualcuno si assumesse una volta per tutte la responsabilità di realizzarla o non realizzarla, senza nascondersi dietro strategie populiste. Se la Loggia non vedrà la luce, l'artefice di tale decisione dovrà spiegarne i motivi in maniera adeguata, pertinente e circostanziata, poiché significa contraddire la valutazione compiuta da una giuria di esperti riconosciuti in tutto il mondo. Siamo del parere che i concorsi sugli spazi pubblici debbano contemplare una percentuale di giuria popolare, ma nel caso della Loggia non può essere fatto a posteriori. Senza contare che una giuria esclusivamente popolare, non formata da professionisti del settore, non dovrebbe essere lasciata da sola. Quando Giovanni Michelazzi realizzò il Villino Liberty in via Scipione Ammirato, sui giornali dell'epoca, si parlò di 'architettura oscena'. Oggi quell'opera si studia sui libri di architettura. Lo stesso accadde per il complesso della Stazione del Michelucci, uno dei maggiori esempi di architettura moderna, ottant'anni fa fu accolta con attacchi anche peggiori e poi divenuta monumento nazionale. Come Ordine, siamo convinti che il progetto di Arata Isozaki dovrebbe essere realizzato senza se e senza ma. L'esito di un concorso, che come quello per l'uscita degli Uffizi è stato ritenuto valido, va sempre rispettato perché si presume che premi l'idea migliore per un determinato contesto. Se la Loggia invece non si farà, ci sembra doveroso che la città venga informata fin da adesso di quale sarà l'alternativa, delle modalità e delle procedure che si intendono adottare per realizzare la nuova uscita degli Uffizi, che non possono certo essere un decreto d'urgenza”.
18/08/2016 16.49
Ordine degli Architetti di Firenze