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Prefettura di Firenze
Poliziotto gravemente ferito a Firenze per lo scoppio di un ordigno
Un artificiere della Polizia di Stato ha messo a repentaglio la propria incolumità per la tutela collettiva. Ha perso un occhio e una mano. La solidarietà del Prefetto e il ringraziamento alle forze dell'ordine
Rilievi sul luogo dell'esplosione
Dura la condanna del Prefetto di Firenze Alessio Giuffrida al grave episodio accaduto questa mattina, quando un ordigno esplosivo è stato rinvenuto in città e un poliziotto è rimasto ferito in modo serio dalla successiva deflagrazione.

“Fatti come quello di stamani - ha detto il Prefetto Giuffrida - devono ricevere ogni condanna personale e sociale.

Grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine sono state evitate diverse e più gravi conseguenze, ma un artificiere della Polizia di Stato ha messo a repentaglio la propria incolumità per la tutela collettiva.

La mia massima solidarietà e la mia più alta riconoscenza vanno al poliziotto che, nell’adempimento del proprio dovere, ha purtroppo riportato profonde lesioni a una mano e a un occhio. Sentite espressioni di vicinanza sono rivolte anche alla sua famiglia, che certamente immaginava un inizio migliore per il nuovo anno.

I servizi preventivi di controllo e di pattugliamento del territorio recentemente disposti in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il massimo impiego di uomini e mezzi hanno prodotto i loro frutti e consentito di rinvenire l’ordigno durante l’attività di perlustrazione svolta da una volante. A seguito dell’evento, saranno comunque effettuate ulteriori analisi della sicurezza, nel corso di prossime riunioni.

Per l’impegno e la dedizione costantemente profusi ringrazio tutte le forze dell’ordine che, con il coordinamento del Questore di Firenze Alberto Intini, operano per la tutela e l’incolumità di ognuno di noi”.

ANSA/ Scoppia ordigno a Firenze, poliziotto gravemente ferito
A libreria Casapound.Premier si informa condizioni. Minniti,vile
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 1 GEN - Un boato, che è parso un tremenda scossa di terremoto. Era invece un ordigno, infilato tra le maglie della saracinesca della libreria Bargello, associazione vicina al movimento di destra Casa Pound, in via Leonardo da Vinci, a Firenze. La deflagrazione stamane ha colpito in pieno un artificiere della questura di Firenze, che si era appena avvicinato e aveva cominciato ad esaminare la bomba. Rimarrà probabilmente cieco dall'occhio destro, anche se con un intervento durato oltre tre ore i chirurghi sono riusciti a ricostruire il bulbo oculare, e gli è stata amputata la mano sinistra. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha chiamato in mattinata il ministro degli Interni Marco Minniti per conoscere le condizioni dell'artificiere. La prognosi è riservata ma l'agente non è in pericolo di vita. L'attentato, ha precisato la Digos, "é sicuramente di natura politica in relazione all'obiettivo e alle caratteristiche del manufatto". In città sono scattate perquisizioni nell'area anarchica. Era l'alba del nuovo anno. In giro per la città, solo gli ultimi irriducibili dei festeggiamenti della notte di Capodanno. Una pattuglia della Digos, nel suo giro di controllo degli obiettivi sensibili, nell'ambito di un servizio di pattugliamento del territorio che è stato rafforzato dopo gli attentati in Europa di matrice islamica, ha notato un involucro inserito nella serranda della libreria. E' stata immediatamente avvisata la questura e richiesto l'intervento degli artificieri. La zona, come da procedura in questi casi, è stata isolata e chiusa. Il primo ad avvicinarsi all'ordigno, un agente di 39 anni, originario del Salernitano, sovrintendente della polizia di Stato in organico alla squadra artificieri della questura di Firenze. In quel momento, forse proprio perché attivato da un timer, l'ordigno è esploso. I frammenti della bomba, che pare contenesse anche elementi metallici, sono stati scagliati a metri di distanza. Nel quartiere, appena fuori dal centro storico, molti hanno sentito il rumore assordante, nel silenzio del mattino, poco dopo le 5,30. Immediati i soccorsi al poliziotto. Per ore, agenti della Digos e della polizia scientifica hanno lavorato sul posto. L'ordigno, di tipo artigianale, secondo quanto si è appreso, aveva appunto il timer, ed era stato infilato tra le maglie della serranda del negozio in modo da ottenere il massimo effetto della deflagrazione. Unanime la condanna del mondo politico e numerosi gli attestati di solidarietà e vicinanza nei confronti dell'agente e della polizia. "È un vile atto di violenza che va condannato con fermezza", ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti esprimendo "vicinanza e piena solidarietà all'artificiere della Polizia di Stato ferito mentre svolgeva il suo servizio" e al quale ha rivolto auguri di pronta guarigione. "Continueremo a tenere alta la guardia e faremo di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili di questo gesto criminale", ha aggiunto il ministro, che è in stretto contatto con il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, fin dai primi momenti dopo l'accaduto. Non è la prima volta che la libreria Bargello viene presa di mira, ma mai con questa gravità. (ANSA)

01/01/2017 16.56
Prefettura di Firenze


 
 


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