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Asl Toscana Centro - Pistoia
Primo impianto di defibrillatore sottocutaneo al San Jacopo di Pistoia
L’impianto è stato eseguito su una paziente di giovane età
L’équipe di elettrofisiologia dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, costituita dalla dottoressa Piera Meoni, dal dottor Andrea Boncompagni e dal dottor Alberto Mandorli, guidata dal dottor Marco Comeglio, direttore dell’unità operativa di cardiologia, ha effettuato il primo impianto di defibrillatore “sottocutaneo”, un particolare dispositivo salvavita che, a differenza dei defibrillatori impiantabili tradizionali, viene inserito sotto la cute del paziente, senza necessità di raggiungere il cuore attraverso i vasi sanguigni.

L’impianto è stato eseguito su una paziente di giovane età, affetta da una cardiomiopatia dilatativa con un grado di disfunzione cardiaca tale da rendere necessario il ricorso ad un defibrillatore, ossia un dispositivo in grado di riconoscere eventuali aritmie minacciose per la vita e determinarne la cessazione attraverso l’erogazione di uno shock elettrico.

Grande soddisfazione per il buon esito dell’intervento è stata espressa dal team di specialisti che ha effettuato il primo impianto: “il sistema sottocutaneo S-ICD si sta confermando come una tecnologia di grande efficacia per proteggere i pazienti cardiopatici dalla morte cardiaca improvvisa.”

La morte cardiaca improvvisa (SCD- Sudden Cardiac Death), è responsabile di circa 50.000 decessi ogni anno solo in Italia, ed è grazie alla continua ricerca in campo medico ed alla costante evoluzione tecnologica, che sono state messe a punto nuove soluzioni terapeutiche in grado di prevenire e di sconfiggere tale evento.

Fra le innovazioni più recenti e significative, rientrano appunto i defibrillatori impiantabili sottocutanei (S-ICD), dispositivi che si sono dimostrati di grande efficacia nel prevenire la morte cardiaca improvvisa, senza la necessità di raggiungere “fisicamente” il cuore, come avviene invece per i defibrillatori tradizionali, che per il loro funzionamento devono arrivare al cuore con un particolare “filo” (elettro-catetere).

Se i defibrillatori sottocutanei di ultima generazione rappresentano una valida alternativa ai defibrillatori tradizionali, grazie ad una simile efficacia ed alla riduzione delle possibili complicanze legate all’impianto ed alla permanenza dei cateteri intracardiaci, va tuttavia sottolineato che tali dispositivi, possono essere impiegati solo in determinate tipologie di pazienti, che devono essere attentamente selezionati dallo specialista elettrofisiologo.

03/02/2017 13.57
Asl Toscana Centro - Pistoia


 
 


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