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Regione Toscana
In corso i lavori di manutenzione delle sponde dell'Arno
Sopralluogo dell'assessore Fratoni
Sono in corso a Firenze, sulla sponda sinistra dell'Arno nel tratto a valle della passerella dell'Isolotto importanti lavori di taglio selettivo degli alberi presenti in alveo che potrebbero risultare pericolosi perché a rischio movimentazione in caso di piena.

Per un tratto di circa 2 chilometri fino a Ponte all'Indiano si sta procedendo a tagliare anche gli arbusti sul ciglio degli argini. Le lavorazioni sono condotte in amministrazione diretta da parte di tecnici ed operai del Consorzio di Bonifica, in accordo con gli uffici del Genio Civile Valdarno Superiore della Regione Toscana. Gli abbattimenti mirati interessano soltanto gli alberi a fine ciclo vitale, malati o secchi e dunque a rischio caduta in caso di piena quando rami e tronchi trasportati dalla corrente potrebbero andare ad ostruire ponti, griglie o paratoie con l'obiettivo di mantenere una vegetazione riparia giovane e ben resistente alle sollecitazioni.

Oggi l'assessore regionale all'ambiente e difesa del suolo Federica Fratoni, il presidente del Consorzio Marco Bottino, e l'assessore comunale Alessia Bettini hanno fatto un sopralluogo per fare insieme un punto sullo stato delle manutenzioni dell'Arno a Firenze.

"Siamo al momento di avvio dei lavori di manutenzione del tratto cittadino dell'Arno – ha detto Fratoni -. I lavori che stiamo verificando oggi fanno parte di un percorso di manutenzione ordinaria che è il requisito principale per garantire uno standard adeguato di sicurezza idraulica. Il tutto fa parte di un sistema di riorganizzazione che la Regione Toscana ha iniziato a mettere in campo con la legge 79 del 2012, un lavoro svolto coi Consorzi di bonifica nell'ambito di un riassetto complessivo delle competenze che vede dipanarsi l'intera materia tra Regione, Comuni e Consorzi di bonifica. I cittadini hanno modo così di vedere come vengono impiegati i soldi del loro contributo di bonifica. Mi sembra sia tangibile il buon lavoro in corso che dovrà proseguire nei prossimi mesi per dare un livello adeguato di manutenzione a tutto il reticolo idraulico".

"Continua costante il lavoro del Consorzio per preparare le manutenzioni estive – commenta il presidente Bottino - L'Arno cambia volto grazie ai finanziamenti regionali e alla collaborazione fra Università e Consorzio. Il nostro fiume merita attenzione e sempre maggiore sicurezza. Ci pare il migliore biglietto da visita in vista della richiesta del contributo di bonifica nei prossimi mesi".

"Un lavoro importante a cui teniamo molto – ha detto l'assessore all'ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini - perché siamo impegnati seriamente per la riqualificazione delle sponde dell'Arno, ma anche del reticolo minore. Siamo qui oggi vicino al Parco delle Cascine per far vedere ai cittadini, anche in vista dell'estensione del contributo di bonifica alla città di Firenze, quanto sia rilevante mantenere i fiumi puliti sia per la sicurezza, con la riduzione del rischio idraulico, sia per rendere più vivibili gli ambiti fluviali. Opere che sono utili per tutta la città".

"Un'azione – così Mirko Dormentoni, presidente del Quartiere 4 - con cui riusciamo a rendere fruibile il fiume col suo valore naturalistico spiccato. Questo ci consentirà di sviluppare iniziative di tanti tipi – sportive, ludiche, di tempo libero - per portare i cittadini a vivere il nostro fiume da vicino".

L'allestimento del cantiere è stata infatti occasione utile anche per un team di esperti, composto dall'ing. Simona Francalanci, dal prof. Luca Solari e guidato dal prof. Enio Paris del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Firenze, per fare esperimenti sul campo in materia di studio della resistenza dell'apparato radicale della vegetazione ripariale:

"La gestione della vegetazione ripariale è da sempre un punto cruciale quando si parla di manutenzione dei corsi d'acqua: da una parte la vegetazione ha impatti positivi sulla biodiversità ambientale e sulla naturalità dell'habitat fluviale, dall'altra parte la sua presenza in alveo può costituire un aggravio del rischio idraulico durante gli eventi di piena - spiega Paris - Si hanno poche conoscenze, perlopiù limitate a esperienze di laboratorio, della resistenza allo sradicamento delle piante. Pertanto, le attività avviate in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno costituiscono un prezioso contributo allo stato delle conoscenze sulla stabilità delle piante. I risultati attesi consentiranno di individuare idonei criteri di manutenzione per ottimizzare le esigenze di riduzione del rischio idraulico con la salvaguardia dell'ecosistema fluviale".

15/02/2017 20.02
Regione Toscana


 
 


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