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Comune di Pistoia
Il bilancio 2016 di Pistoia chiude in attivo di quasi mezzo milione
Con il 2016 si chiude così il recupero del disavanzo pregresso
Il bilancio 2016 chiude con un attivo di oltre 440 mila euro. Il risultato è emerso dai dati del pre-consuntivo, approvati dalla giunta comunale nei giorni scorsi. Non accadeva dal 2007, se si eccettua il 2012 quando il bilancio chiuse in pareggio solo grazie all’entrata straordinaria derivante dalla vendita dell’immobile sede di Uniser. In questo modo, con il 2016, si recupera tutto il disavanzo pregresso. A contribuire in maniera determinante a conseguire questo risultato è stato il lavoro di accertamento e di recupero dei crediti, in particolare per Imu e Irpef. I buoni risultati sulle riscossioni dei ruoli pregressi di Imu e Ici hanno inoltre permesso di abbattere, in sede di rendicontazione, gli accantonamenti al fondo crediti dubbia esigibilità, diminuendo i vincoli sul risultato di amministrazione e riportandolo in positivo.

“Si tratta di un risultato molto importante – spiega il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli – figlio del lavoro scrupoloso di gestione contabile svolto dal servizio finanziario comunale, di recupero dei crediti curato dal servizio Entrate, e delle scelte, anche radicali, compiute in questi cinque anni dall’Amministrazione, in piena coerenza con gli impegni assunti nel progetto di governo, volte a ridurre la spesa di gestione dell’Ente, i costi della politica e per abbattere il debito consolidato. Questo poderoso lavoro di revisione della spesa ci ha permesso, e sempre più ci consentirà, di liberare risorse utili da investire nei servizi alla persona, sui quali abbiamo molto investito, ampliandoli e garantendo ai cittadini una progressivamente maggiore equità di accesso. Mentre riducevamo il debito, non abbiamo acceso nuovi mutui, impegnandoci nella intercettazione di risorse statali ed europee, puntando su progetti di qualità: grazie a questo lavoro, abbiamo ottenuto – tra gli altri – il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura ed i conseguenti finanziamenti statali, i diciotto milioni di euro per il progetto di riqualificazione dell’intera frazione di Bottegone, e circa 34,5 milioni di euro di risorse europee. Si è deciso cioè, nonostante le straordinarie difficoltà della finanza pubblica di questi anni, di operare una scelta di fondo – che segna una strada esattamente opposta a quella percorsa dal Paese negli ultimi vent’anni - che guarda alle ragioni del futuro e di chi verrà dopo di noi: abbiamo risanato i conti dell’Ente, senza indebitare neppure di un centesimo le future generazioni, ed abbiamo investito al contempo sui servizi per i cittadini pistoiesi. Abbiamo così dimostrato che è possibile seguire una politica di rigore dei conti, continuando a garantire – ed anzi incrementando - i livelli qualitativi e quantitativi del welfare pubblico ed in particolare dei servizi educativi e delle politiche sociali e culturali. Proseguiremo su questa strada”.

La revisione della spesa è stata una costante di tutti i cinque anni di mandato.

Riduzione dei “costi della politica”.

Come prima scelta, il sindaco ha deciso di formare una giunta composta da soli cinque assessori dei potenziali otto e ha operato per tutti il taglio del 20% delle indennità. La giunta ha rinunciato ad ogni benefit di cui solitamente usufruiscono gli amministratori. Uno di questi è il telefono di servizio: rinunciandovi, si è azzerata questa spesa che, nel 2011, era stata di 5228 euro. Il sindaco ha rinunciato ad ogni rimborso spese, anche per i viaggi effettuati per ragioni istituzionali (Roma, Bruxelles, …). Queste scelte, accompagnate alle disposizioni di legge che nel 2012 hanno portato anche a Pistoia alla riduzione del numero dei consiglieri comunali e all’abolizione degli organi circoscrizionali, hanno prodotto una riduzione della spesa per le indennità degli amministratori di circa 1.350.000 euro dal 2012 ad oggi. Si tratta di scelte di sobrietà che sono state applicate anche nella concessione dei permessi per l’ingresso nella Ztl: sono stati infatti aboliti, fin dall’inizio del mandato amministrativo, tutti i permessi 8, cioè quelli per le autorità.

Risanamento del bilancio.

Le scelte sul bilancio si sono orientate verso una radicale revisione della spesa, che ha ridotto drasticamente i costi di funzionamento dell’Ente, senza toccare di un centesimo – anzi, in molti casi, aumentando - le risorse per i servizi al cittadino. Grazie a questa operazione di profonda spending review, dal 2011 al 2015 si è ottenuta una diminuzione strutturale della spesa corrente di 6,5 milioni di euro.

Si è così conseguita una costante diminuzione dello squilibrio di bilancio, passato da 1.773.000 euro nel 2013, a 1,2 nel 2014, ai 900 mila euro nel 2015, fino al risultato positivo del 2016.

Nonostante una riduzione dei trasferimenti statali di circa 6 milioni di euro dal 2012 ad oggi, la scelta operata dall’Amministrazione è stata quella di rinunciare ad accendere nuovi mutui ed anzi di lavorare per abbattere il debito consolidato, che è infatti passato dai 122 milioni del 2011 ai 90 milioni della fine del 2016. Questa riduzione dell’indebitamento ha consentito di liberare il bilancio corrente dalla rigidità delle spese di interesse e conto capitale, passate dai 12 milioni del 2012 agli 8 milioni del 2016.

Nel 2014 il Comune di Pistoia ha aderito, tra i primi in Italia, alla sperimentazione dell’armonizzazione contabile, anticipando, prima che diventasse obbligatoria, la riforma dei bilanci finalizzata alla chiarezza e alla trasparenza dei conti. Già il primo lavoro di riaccertamento dei residui attivi e passivi non solo non produsse perdite, come accaduto invece in molti altri enti, ma fece emergere persino un avanzo di 330.000 euro. Grazie a questo lavoro, e alla redazione per la prima volta nel 2014 del Bilancio Sociale e nel 2015 del Bilancio Consolidato, il Comune di Pistoia ha ricevuto per due anni consecutivi, nel 2014 e nel 2015, l’Oscar di Bilancio, premio nazionale per la Pubblica Amministrazione.

18/02/2017 11.01
Comune di Pistoia


 
 


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