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Comune di Pistoia
Martedì alla Forteguerriana un incontro su Palazzo Montemagni in via XXVII Aprile
L'appuntamento è previsto alle 16 nella sala Gatteschi
Sala Gatteschi della biblioteca Forteguerriana
La sala Gatteschi della biblioteca Forteguerriana martedì 28 febbraio, alle 16, ospiterà Claudia Becarelli e Lisa Di Zanni per parlare del “Palazzo Montemagni in via XXVII Aprile: tracce di una dimora nobile del Settecento”. L'iniziativa, che rientra nel ciclo La Forteguerriana racconta Pistoia. Esperti & junior, sarà seguita dalla visita guidata ad alcuni locali del palazzo.

Le storiche dell’arte Claudia Becarelli e Lisa Di Zanni illustreranno la storia dell’edificio situato al numero 17 di via XXVII Aprile, noto alla maggior parte dei pistoiesi come ufficio tecnico comunale e, probabilmente, ai più anziani come ex sede della Questura e che invece nacque come palazzo nobiliare. Segnalato come dimora ancora degna di nota nelle varie edizioni (dal 1853 al 1889) della “Guida di Pistoia” di Giuseppe Tigri, era sorto nel più antico nucleo urbano di Pistoia, all’interno della cosiddetta ‘prima cerchia’, in un’area dove rinvenimenti cinque-seicenteschi di pavimenti marmorei, anche in corrispondenza della stessa casa del nobile Jacopo Dal Gallo, attestano la presenza di sottostanti strutture romane.

La pianta della città di Francesco Leoncini (seconda metà del XVII secolo) mostra all’angolo fra ‘via del Palazzaccio’ e via del Presto due edifici fra loro perpendicolari, databili quanto meno al basso Medioevo per vari indizi riscontrabili all’interno, ed una più piccola casa sulla piazzetta di Sant’Ilario. L’estinzione della famiglia Dal Gallo (1751) e l’acquisto del palazzo da parte dei fratelli Jacopo, Coriolano e Gian Maria Montemagni (1752), appartenenti ad una casata di antico lignaggio, ne determinarono la radicale ristrutturazione ed ampliamento (1753-57) su progetto dell’architetto Romualdo Cilli (1711-1768). Il professionista conferì un aspetto aulico ai fronti principali e una più razionale distribuzione agli ambienti. In seguito fu acquistata anche la chiesetta di Sant’Ilario e il palazzo, che già col suo giardino si estendeva sino a via della Sapienza (oggi Bracciolini), venne ad occupare l’intera testata dell’isolato.
Il probabile declino economico della famiglia ne segnò la vendita nel 1906 da parte dell’avvocato Giuseppe Montemagni e successivi passaggi di proprietà ne determinarono il frazionamento negli anni Venti, con le conseguenti alterazioni interne.
Il giardino fu acquistato dalla Società Corale Manzoni che vi edificò il proprio teatro, oggi Bolognini, accessibile dall’antica piazzetta di Sant’Ilario. Il differente uso, i danni bellici e più recenti lavori, hanno tolto, soprattutto all’interno, l’originario fascino alla dimora nobiliare settecentesca, della quale si ravvisano ancora tracce, ma non l’imponenza con cui prospetta sulla pubblica via.

25/02/2017 17.28
Comune di Pistoia


 
 


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