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Università di Firenze
Unifi. Presentato il progetto Hematarget per la ricerca nel campo delle malattie del sangue
Sarà realizzato con un’apparecchiatura acquisita grazie a legato Zottola
E’ stata inaugurata presso il Laboratorio di Ematologia la targa dedicata a Luciano Zottola, che ha disposto a favore dell’Università di Firenze un lascito per lo sviluppo di un progetto di ricerca nell’ambito delle emopatie da svolgersi presso l'Unità di ricerca di Ematologia e Malattie del sangue.

Il progetto si chiama Hematarget ed è stato illustrato oggi presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dal Direttore della Scuola di Specializzazione in Ematologia Alberto Bosi. Grazie al legato Zottola è stata acquisita un'apparecchiatura avanzatissima, un sequenziatore di DNA di ultima generazione, necessario a studiare e mettere a punto terapie personalizzate per i pazienti di ematologia. Il progetto è finalizzato alla definizione di bersagli per la terapia mirata delle malattie del sangue e, come ha spiegato lo stesso Bosi, “consentirà di delineare per ciascun paziente il profilo molecolare specifico, con una metodica unica, in grado di valutare più geni contemporaneamente e di identificare nuove aberrazioni genetiche, non descritte prima”.

Nell’ambito di questa presentazione si è tenuto un seminario su “Metodiche innovative di biologia molecolare per le emopatie”, a cui sono intervenuti il rettore Luigi Dei, il prorettore Paolo Bechi, il direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Corrado Poggesi, il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi Luca Lavazza.

Nella seconda parte dell’incontro Giovanni Martinelli dell’Università di Bologna ha tenuto una lettura magistrale dal titolo “NGS: dalla ricerca alla pratica clinica”.

L’iniziativa si è conclusa con un focus sulle esperienze delle università toscane: Lorenzo Leoncini dell’Università di Siena è intervenuto su “Nanostring in oncoematologia, Sara Galimberti dell’Università di Pisa ha trattato di “Digital PCR in oncoematologia”, Monica Bocchia dell’Università di Siena ha parlato a proposito di “Precision medicine?”.

28/02/2017 16.50
Università di Firenze


 
 


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