MET

“Umanità”, opera muta di Elvira Giallanella, pioniera del cinema italiano, sonorizzata live da Cabeki, alias Andrea Faccioli, artista veronese, già collaboratore di Baustelle, Le luci della centrale elettrica e Cisco Bellotti. Un’ occasione per approfondire il ruolo delle donne nella storia del cinema e assistere a un’originale performance artistica. È l’evento organizzato al Museo Novecento dall’Ufficio Politiche giovanili e Pari opportunità del Comune per mercoledì 8 marzo, in occasione della Festa della donna, al quale parteciperanno anche l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro e la presidente della Commissione Pari opportunità Serena Perini; si svolgerà alle ore 17 nella sala Altana, a ingresso libero.

Il film, realizzato nel 1919, dopo la Prima guerra mondiale, racconta la storia di due bambini, Tranquillino e Serenetta, unici superstiti di una catastrofe che ha distrutto l’umanità. Accompagnati come in un contesto fiabesco da uno gnomo, si aggirano fra le macerie della società e si scoprono impotenti a qualsiasi tentativo di ricostruire il mondo perché i segni di violenza e di distruzione sono sparsi ovunque, anche dentro di loro. Il finale, dal taglio documentaristico, alterna immagini di persone al lavoro a frasi e messaggi pacifisti. Elvira Giallanella, con uno sguardo umoristico, satirico e nel contempo educativo, fa riflettere, dopo la tragedia della Grande guerra, sulla possibilità di creare un’utopica società pacificata e solidale.

Le immagini di “Umanità” saranno accompagnate dagli ‘ingranaggi sonori’ di Cabeki, che si muovono fra strumenti convenzionali e non, attraverso una sequenza di musica da camera ed elettronica minimale con effetti analogici e strumenti meccanici. Cabeki è il nome del progetto solista di Andrea Faccioli, chitarrista veronese che ha lavorato con diversi artisti di spicco della scena musicale italiana.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’8 marzo il Museo Novecento, come tutti i musei civici, è a ingresso gratuito per le donne.