Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Comune di Montelupo Fiorentino
Wlodek Goldkorn, autore del libro “Il Bambino nella neve” sarà presente a Montelupo nell’ambito delle iniziative promosse per ricordare i fatti avvenuti l’ 8 MARZO 1944
Comune, scuola e associazionismo propongono attività volte soprattutto a coinvolgere i ragazzi più giovani
L’8 marzo del 1944 21 cittadini di Montelupo Fiorentino, assieme a molti altri del circondario empoles-valdelsa, furono deportati ne campi di concentramento e sterminio austriaci dove la maggior parte di loro vi trovò una morte terribile.

La deportazione era avvenuta a seguito dei grandi scioperi dei giorni precedenti. Sciopero che, per la loro rilevanza e partecipazione, avevano impressionato i fascisti ed i nazisti.

Da qui l’ordine della deportazione per i partecipanti allo sciopero.

La messa in atto di questo ordine criminale fu però compiuta non dai tedeschi, ma dai fascisti in collaborazione con le autorità locali e quindi da connazionali e concittadini (quasi sempre in diretto rapporto di conoscenza con le vittime). Questo dramma nel dramma inserisce la deportazione nel contesto globale della seconda guerra mondiale e in quel fenomeno definito “la seconda guerra dei trent’anni” (1914-1945) e, altresì, nello scontro fra fascismo e antifascismo che aveva caratterizzato tutto l’arco di tempo dalla fine della prima guerra mondiale.

A Montelupo la deportazione colpì in maniera indiscriminata, togliendo al crimine ogni parvenza di presunta “rappresaglia”.

Dei 21 cittadini solo 5 tornarono vivi, segnati per sempre nel fisico e nello spirito.

È indispensabile riflettere e ricordare quel periodo storico e quei drammatici avvenimenti non tanto e non solo per il dovuto tributo alle memoria e alle vittime, ma per avere la consapevolezza che nessun luogo e nessuna epoca può garantire dal ritorno della violenza come metodo di affermazione politica.

Per l’amministrazione di Montelupo è particolarmente importante continuare a ricordare, ma soprattutto a riflettere su quanto accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale.

«Le dinamiche che hanno portato alle atrocità dei campi di sterminino non sono debellate, sono latenti nel genere umano, nella società e per certi versi non si discostano troppo da certe posizioni che si fondano sulla violenza, sulla svalutazione dell’uomo diverso, sull’istigazione all’odio e sulla costruzione di muri.

Per questo è fondamentale lavorare con i ragazzi, aiutarli a comprendere e in qualche modo farli diventare nuovi testimoni. Ringrazio quindi la scuola per il lavoro che sta facendo», afferma Paolo Masetti, sindaco di Montelupo e delegato alla memoria per l’Unione dei Comuni

Il titolo scelto per l’iniziativa del 2017, non a caso, è LA MEMORIA IN CAMMINO.

Le attività sono iniziate già il 20 febbraio.

I membri del Consiglio Comunale dei Ragazzi hanno incontrato i familiari dei deportati e con loro hanno ripercorso i luoghi della memoria a Montelupo.

Insieme hanno attraversato il centro della città, visitando i diversi punti della deportazione.

L’attuale caserma dei carabinieri era la “Casa del Fascio”, qui venne stilata la lista dei cittadini da deportare, in risposta al sollecito dei nazisti, come rappresaglia degli scioperi del 2-3 marzo. È bene ricordare che nessuno dei cittadini di Montelupo deportati aveva preso pare allo sciopero.

In corso Garibaldi un familiare di Lanzio Mannozzi ha illustrato la dinamica della cattura, in piazza della Libertà e via XX Settembre abitavano Sanzio Gianni e Paolo Bardini. Qui si trovava anche la caserma dei carabinieri, dove i deportati furono rinchiusi in attesa di partire per Firenze.

L’itinerario della memoria è poi proseguito su via Marconi, dove abitavano Giuseppe Lami e il medico Barboncini.

Gli studenti si sono dimostrati partecipi e colpiti, dalla rielaborazione delle informazioni apprese in questa giornata gli studenti produrranno il materiale che sarà presentato domenica 12 marzo.

I ragazzi delle classi 3 delle medie sono stati coinvolti anche in un laboratorio curato dall’associazione Plantago e dedicato alla lettura e all’approfondimento del libro “Il Bambino nella neve” di Wlodek Goldkorn.

Wlodek Goldkorn è nato in Polonia. Dai primi anni settanta vive a Firenze. E’ giornalista all’Espresso. E’ autore di libri e saggi sull’argomento ebraico, tra cui: Il Guardiano. Marek Edelman Racconta (Sellerio); La Scelta di Abramo. Identità ebraiche e post-modernità (Bollati Boringhieri).

L’autore sarà a Montelupo in occasione della presentazione del suo libro agli studenti dell’Istituto Comprensivo Baccio da Montelupo.

Gli altri appuntamenti previsti a Montelupo sono:


Mercoledì 8 marzo,
Ore 10,00 : Auditorium della scuola. Associazione Plantago letture da “Il Bambino nella neve” di Wlodek Goldkorn. Sarà presente l’autore.
Ore 12,00: deposizione corona al monumento ai deportati di fronte alla Scuola;

Venerdì 10 marzo
Ore 18,00: MMAB (sala lettura)
“Museo e memoria”. Presentazione del Museo della Deportazione e della Resistenza a cura della direttrice, Dott.ssa Camilla Brunelli.

A seguire:

Testimonianze degli studenti che hanno visitato il Museo.
Letture dal libro “ Il bambino nella neve “ di Wlodek Goldkorn a cura dell’associazione Plantago.



Domenica 12 marzo

ore 11,00: Pieve di San Giovanni, Messa in memoria dei deportati;
ore 12,00: Piazza Matteotti, Monumento ai caduti:letture da parte degli studenti del CCR dedicate alla deportazione;
ore 12,30 Piazza Matteotti: deposizione corona al monumento.

07/03/2017 14.51
Comune di Montelupo Fiorentino


 
 


Met -Vai al contenuto