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Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Piazza Indipendenza a Firenze: arrestato un altro spacciatore
Mezzo chilo di hashish nella cappa della cucina. Casetta sequestrata a Vaglia dai Forestali
Sequestro per un manufatto in un terreno vincolato a Vaglia
Durante la serata di ieri, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dei reati concernenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Firenze si sono concentrati in Piazza Indipendenza, zona segnalate dai cittadini, in varie occasioni, come luogo di spaccio di sostanze. I militari del Provinciale di Firenze solo nei primi dieci giorni di marzo nella zona hanno arrestato 6 persone per droga con il sequestro di circa 750 grammi di sostanza stupefacente di vario genere. Anche ieri l’attività ha dato i suoi frutti. Infatti, i Carabinieri della Stazione Firenze, poco prima delle 23.00, nel corso di un controllo nei pressi della piazza notavano la presenza di quattro cittadini extracomunitari di cui uno, alla loro vista, gettava a terra due involucri contenente 0,5 grammi di cocaina che veniva prontamente raccolta dai militari. A quel punto i Carabinieri effettuavano accertamenti più approfonditi sulla sua persona e presso il suo domicilio. L'extracomunitario, un marocchino di 41 anni, già noto per i suoi precedenti di droga, si era ingegnato un curioso nascondiglio per la sua Roba...la cappa della cucina, dove i carabinieri hanno trovato 5 panetti di hashish del peso di circa 500 grammi. L'uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

SCANDICCI. GIOVANE STRANIERO EVADE NELLA NOTTE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI, I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI BADIA A SETTIMO LO RINTRACCIANO NEL PRIMO POMERIGGIO E LO ARRESTANO NUOVAMENTE.
Il giovane, originario dell’est Europa, è sottoposto da alcuni mesi agli arresti domiciliari in una abitazione di Scandicci e, fino alla scorsa notte, aveva trascorso la sua detenzione in maniera ineccepibile, senza commettere mancanze o dare segnali che potessero far pensare ad una sua possibile fuga. L’uomo si trova ristretto poiché ai primi di febbraio di quest’anno è stato arrestato dai Carabinieri di Scandicci nell’ambito di un’attività di indagine che ha smantellato una banda di rumeni specializzata nei furti agli esercizi commerciali con il metodo delle “spaccate”. Il giovane rumeno, insieme ad altri tre complici, anch’essi arrestati, in poco tempo si era reso responsabile di almeno 21 furti, perpetrati nei confronti di bar, distributori di carburante, edicole e tabaccherie, ubicati principalmente nel comune di Scandicci e Firenze e nella provincia fiorentina (Empoli, Greve in Chianti, Impruneta e Tavarnelle Val di Pesa), asportando complessivamente migliaia di pacchetti di sigarette, decine di magliaia di euro di gratta e vinci oltre al denaro contante e decine di autovetture. L’arrestato domiciliare era monitorato, oltre che con i controlli a sorpresa effettuati dai Carabinieri, anche attraverso il cd “braccialetto elettronico”, dispositivo di controllo che segnala direttamente alla centrale operativa dei carabinieri tutti i casi di allontanamento dal luogo di detenzione, anche di pochi metri, della persona che lo indossa. La scorsa notte, quando si è verificata l’evasione, il sistema ha funzionato ed immediatamente sono scattate le ricerche nelle campagne di Scandicci e nelle abitazioni di parenti e persone a lui vicine, condotte dai carabinieri della locale Compagnia che hanno battuto i posti più isolati ed i possibili nascondigli. La svolta nelle ricerche si è avuta la mattina, quando i militari della Compagnia hanno riprovato a controllare la casa della madre del fuggiasco, sorprendendolo al suo interno. Probabilmente, dopo una notte trascorsa all’addiaccio, stanco ed affamato, il giovane ha preferito trovare conforto ed accoglienza tra le braccia materne, anche se questo gli è costato un nuovo arresto. Il giovane verrà processato per direttissima e dovrà rispondere, oltre ai furti con “spaccata” che aveva commesso in varie provincie della Toscana e per i quali si trovava detenuto, anche dell’evasione odierna.

VAGLIA. I CARABINIERI FORESTALI SEQUESTRANO MANUFATTO IN AREA VINCOLATA
Firenze. 10 marzo 2017. Nel corso di un servizio di controllo del territorio svolto nella località di Caselline nel Comune di Vaglia, una pattuglia della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto, notava che a margine di un terreno agricolo in prossimità dell’alveo di un corso d’acqua erano stati eseguiti dei movimenti di terreno nonché costruito un manufatto. Portatisi sul posto per verificare la liceità dei lavori, accertavano che era in corso di realizzazione un manufatto costituito da travi in legno e tamponature laterali sempre in legno, con copertura sempre in travi di legno coibentato con guaina catramata e perlinato. Lo stesso risultava realizzato su una platea in cemento, munito di impianto elettrico. Un vano del manufatto risultava essere stato adibito a piccolo ricovero con presenza di lavandino, stufa a gas e piccola mobilia. Le dimensioni sono state rilevate in mt. 11,50 x 3,80 per un’altezza di mt. 2,20. Gli accertamenti svolti portavano all’individuazione della proprietà nonché dell’esecutore materiale il quale convocato sul posto asseriva di non essere in possesso dei dovuti atti abilitativi alla realizzazione del manufatto, che si trova in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico oltre che in prossimità di un corso d’acqua vincolato (torrente Calicarza). La P.G., considerato che il manufatto non era ultimato e che sul posto erano presenti materiali e attrezzature atte a tale scopo, eseguiva il sequestro preventivo dell’opera. Saranno necessari altri sopralluoghi per ulteriori rilievi e calcolo delle relative sanzioni amministrative previste per il cambio di destinazione d’uso del suolo. Il responsabile è stato segnalato all’A.G. per violazione delle normative edilizie e ambientali ai sensi del DPR 380 /01 art. 44 comma 1 lett. c) e art. 181 DLGS 42/04, punibili con l'arresto fino a due anni e l'ammenda da 15.493 a 51.645 euro.

GREVE IN CHIANTI. CON LA SCUSA DELLA RACCOLTA DEL FERRO TRASPORTA PORTA PIU’ DI UN CHILO DI HASHISH “TUTTOBENE”. ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Durante la giornata di ieri, poco prima delle 10, i Carabinieri della Stazione di Greve in Chianti in Località Caprolo, hanno sottoposto a controllo un furgone che all’apparenza sembrava sospetto. Fermato, alla guida i militari si sono trovati un marocchino di 40 anni che conoscevano per i suoi trascorsi inerenti i reati di droga. Durante il controllo, l’uomo assumeva un atteggiamento sospetto riferendo che stava raccogliendo del ferro. Queste sue dichiarazioni hanno insospettito ancora di più i Carabinieri in quanto la zona in cui veniva fermato è di campagna dove vi sono pochissime abitazioni, quindi con ben poco ferro da raccogliere. A quel punto hanno effettuato accertamenti più approfonditi, rinvenendo, ben celato in una parte concava dietro il pannello del cruscotto nel portaoggetti della parte destra del mezzo, un involucro di forma rettangolare, avvolto con scotch da pacchi colore marrone. Interpellato, l’uomo ammetteva che si trattava di hashish. In totale sono stati rinvenuti 10 panetti recanti la scritta “tuttobene” del peso di circa 1.100 grammi. L’uomo è statao arrestatao per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e messo a disposizione della magistartura fioretnina.

FUCECCHIO. TERZETTO DI NOMADI È STATO DENUNCIATO DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE DI FUCECCHIO PERCHÉ CON UNO STRATAGEMMA AVEVA RUBATO IL PORTAFOGLI AD UNA DONNA.
I carabinieri della Stazione di Fucecchio hanno denunciato due donne (L.G. 32 anni e L.S. 23 anni) e un uomo 8 C.L. di 23 anni), tutti dimoranti nel Pistoiese e con precedenti di polizia, per furto in abitazione.
L'episodio risale al pomeriggio di ieri. Con la scusa di vendere alcune piantine, il terzetto si era introdotto nel giardino di una abitazione nella frazione di Pinete. Una delle due donne (L.S.) ha chiamato la proprietaria di casa, proponendole insistentemente l’acquisto di alcune piantine, lamentando la loro situazione economica precaria. L’uomo invece era rimasto a bordo dell’auto con cui si erano presentati, pronto a partire. La vittima di turno, inizialmente diffidente, ha ceduto alle insistenze dell’estranea e si è resa disponibile a comprare uno dei suoi vasetti. Si è diretta alla sua auto, al cui interno aveva lasciato la sua borsa, che era parcheggiata nel cortile di casa per prendere il denaro necessario e si è subito resa conto che qualcosa non andava: lo sportello della macchina era aperto e dall’interno era sparito il portafogli che era custodito nella borsa. Probabilmente la signora, distratta dall’insistenza della prima donna non si era accorta che un’altra complice si era introdotta nel mezzo e gli aveva rubato il portafogli. La malcapitata ha quindi iniziato a urlare, richiamando l’attenzione del marito e dei vicini di casa. Sono stati contattati subito i Carabinieri, intervenuti rapidamente. La seconda donna (L.G.), complice della venditrice di piante che nel frattempo si era allontanata a piedi, resasi conto che il piano era fallito e che i complici erano in difficoltà, ha cercato di rimediare, tornando indietro verso l’abitazione. Ai militari, arrivati sul posto e tempestivi nel bloccarla trovandola con il portafogli con sé, ha raccontato di averlo trovato in strada e di essere intenzionata a restituirlo. Dall’interno però i militari hanno subito appurato che erano spariti i 15 euro che la vittima aveva dichiarato che erano contenuti al suo interno. Il denaro veniva poi ritrovato addosso alla donna e quindi restituito alla legittima proprietaria. 

CAMPI BISENZIO. RUBA CAPI DI ABBIGLIAMENTO MA SCOPERTO CERCA DI SCAPPARE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Nel corso del pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Signa sono intervenuti presso il centro commerciale I Gigli poiché era stato segnalato un furto di capi di abbigliamento. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che poco prima della 10:00, le commesse del negozio Coin, sito all’interno del centro commerciale, hanno notato l’ammanco di un giubbotto da uomo marca Trussardi ed hanno sentito dei rumori metallici provenienti dai camerini. Attenzionato lo spogliatoio in questione, dopo alcuni minuti, è uscito un uomo che teneva in mano un paio di pantaloni provenienti dalla merce in esposizione nel negozio. Lo stesso, vistosi osservato dal responsabile, apriva il giubbino che indossava, buttava in terra quanto occultato al suo interno, ovvero il giubbotto Trussardi segnalato come merce mancante ed un paio di camice, e poi si dava alla fuga all’esterno del negozio. A quel punto è stato richiesto l’intervento dei vigilantes e dei Carabinieri che in sinergia bloccavano, poco dopo, la persona. Lo stesso, inoltre, indossava una camicia del negozio COIN del valore commerciale di 90,00 euro, priva di placca antitaccheggio. Nel complesso, la merce che aveva asportato e tentato di asportare, ove aveva tolto anche le placche antitaccheggio, ha un valore complessivo pari a 900,00 euro. Una volta recuperata è stata restituita al proprietario. L’uomo, un georgiano di 28 anni è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato.

SESTO FIORENTINO. ANCORA DI MODA LA TRUFFA DEL COSSIDDETTO SPECCHIETTO. DENUNCIATO UN 23ENNE FOGGIANO
Nel corso di questa mattina, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà per il reato di tentata truffa un foggiano di 23 anni, già noto per questo tipo di reato. Nella circostanza, gli operanti, durante i servizi di prevenzione dei reati in genere, hanno notato il giovane avere una accesa discussione, a bordo strada, con un altro giovane al quale contestava la rottura dello specchietto durante la marcia chiedendogli 172,00 a titolo di risarcimento. I Carabinieri da subito hanno capito che non si trattava di un vero incidente ma di un tentativo di truffa. I successivi accertamenti hanno permesso di rinvenire all’interno della sua autovettura, occultati nel porta-oggetti, 6 sassi verosimilmente utilizzati per simulare l’urto tra vetture.

11/03/2017 22.18
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze


 
 


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